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The Aristocrats With Primuz Chamber Orchestra

Gli Aristocrats con un’intera orchestra, l’album in arrivo a giugno

Con la solita miscela di humour ed enorme talento la band del funambolico trio Govan-Beller-Minneman ci annuncia l'arrivo di un disco davvero particolare!

Il rinomato trio rock/fusion The Aristocrats composto dal chitarrista Guthrie Govan, il bassista Bryan Beller e il batterista Marco Minnemann, prende un’inaspettata svolta orchestrale nella loro nuova release The Aristocrats With Primuz Chamber Orchestra, in uscita in tutto il mondo il 3 giugno.

L’album è una vera e propria reinvenzione sonora di composizioni da tutto il catalogo storico della band. Qui sotto il primo singolo estratto “The Ballad of Bonnie and Clyde“.

Questo progetto è iniziato quando ci siamo casualmente imbattuti in un video su YouTube della Primuz Chamber Orchestra polacca che eseguiva una delle nostre canzoni, reimmaginata dal compositore/arrangiatore Wojtek Lemański” ci raccontano i tre musicisti. “La loro impeccabile esecuzione di un arrangiamento molto impegnativo (che è stato sorprendentemente inventivo e tuttavia è rimasto interamente fedele allo spirito della composizione originale) ci ha ispirato a proporre loro una collaborazione“.

Quel processo ha infine portato a questo album, sviluppato nel corso del 2021. L’opera completa comprende nove performance in trio tratte dai precedenti dischi in studio della band, remixate da zero dal grande fonico Forrester Savell e completamente trasformate e reinventate dall’emozionante interpretazione dell’orchestra degli arrangiamenti per archi di Wojtek Lemański.

The Aristocrats With Primuz Chamber Orchestra

La band continua: “Questo approccio ha permesso a Wojtek di creare orchestrazioni che hanno trattato molti degli elementi spontanei e improvvisati delle nostre originali riprese ‘band in a room’ come se fossero stati parte delle composizioni vere e proprie… dando dei risultati unici!

The Aristocrats With Primuz Chamber Orchestra uscirà solo due settimane prima dell’inizio del primo tour della band in più di due anni, il tour DEFROST di 10 settimane e 50 date nel Nord America, in cui debutterà nuovo materiale della band. Tutte le date e i link dei biglietti sono disponibili sul nostro sito.

Primuz Chamber Orchestra
L’orchestra con il direttore Łukasz Błaszczyk

Gli Aristocrats concludono così: “Siamo veramente orgogliosi del modo in cui questo progetto è venuto fuori… e siamo profondamente grati che la serendipità in qualche modo ci abbia portato tutti insieme per questa collaborazione. Godetevelo!

La track list

  1. Culture Clash
  2. Stupid 7
  3. The Ballad Of Bonnie And Clyde
  4. Dance Of The Aristocrats
  5. Through The Flower
  6. All Said And Done
  7. Jack’s Back
  8. Ohhhh Noooo
  9. Last Orders

Lo abbiamo ascoltato!

La fortuna di lavorare in questo settore è ovviamente poter ascoltare spesso gli album in anteprima e anche in questo caso il nostro orecchio si è calato nel coinvogente ascolto di questo disco (ringrziamo il sempre gentilissimo Ryan Jenkins della RJPR Music).

Già dal primo brano. “Culture Clash“, si capisce che siamo di fronte ad un’opera che ha un pubblico assai vasto, visto che la componente melodica molto presente, supportata dall’imponente groove della sezione ritmica, è ancora più esaltata dalla presenza dell’orchestra che sottolinea con avvolgenti e ben studiati arrangiamenti ogni nota, soprattutto quelle sparate al fulmicotone dal sempre bravissimo Guthrie Govan.

Se il timore poteva essere quello che le due componenti, band e orchestra, suonassero molto “separate” o ancora peggio “incollate l’una sull’altra”, questo davvero non succede, anzi c’è una perfetta compenetrazione di suoni ed esecuzioni, un dialogo attivo e gestito con puntuale logica.

Per cui abbiamo un disco con dei brani elettrici che già funzionano da soli, ma enormemente valorizzati dal sublime lavoro degli orchestrali e, ovviamente, del loro direttore.

Il secondo brano, “Stupid 7“, entra nel vivo della componente heavy del trio e anche in questo caso l’ochestra non è certo un mero abbellimento o tappeto di fondo, ma partecipa ad ogni singolo momento di tensione, correndo su vorticose montagne russe davvero assai divertenti. Un vero luna park musicale, nel più positivo senso del termine.

The Ballad of Bonnie and Clyde” ha un approccio iniziale tutto dedicato alla parte orchestrale, qui il lavoro dei polacchi è davvero degno di nota, come del resto avrete già sentito nel video promo sopra. Un pezzo dal grande pathos, adatto anche a una colonna sonora cinematografica.

Dance of the Aristocrats“, al contrario, ha un avvio che è decisamente nel DNA del power trio elettrico, con una certa dose di sonorità quasi sintetizzate che certo non guasta. Su tutto questo, si innesta come sempre il playing virtuoso della lead guitar, davvero inutile sottolineare ancora una volta quanto Govan alzi in alto ogni volta quell’asticella della bravura che pare davvero senza limite.

Through the Flower” ha uno start molto stevevaiano per così dire. In questo brano i bpm rallentano, ma non diminuisce il pathos già percepito in precedenza, anzi, è un brano decisamente romantico sotto molti punti di vista.

All said and done” stringe nuovamente la mano ad alcune classicità dell’orchestra, già dalla partenza, in pizzicato. Dopodiché il tutto si apre al territorio della ballata (con un certo sapore beatlesiano/brit pop), probabilmente questo è uno dei brani che tanti chitarristi si divertiranno moltissimo a coverizzare, soprattutto per ciò che concerne la parte ritmica.
Qui il buon Bryan Beller ci delizia con uno stupendo assolo di basso.

Jack’s Back” si potrebbe definire un pezzo dark-ironico, viste le sottolineature sia della chitarra che dell’orchestra. Ironico non vuol dire frivolo, si tratta anzi di un brano arrangiato meticolosamente. Chissà, forse piacerebbe a un Tim Burton, a noi dà questa impressione…

Ohhhh Noooo” ha un ritmica molto serrata, si torna in ambito heavy e se prima parlavamo di dark humor qui l’espressione torna seria e concentrata (per quanto possono esserlo quei meravigliosi burloni degli Aristocrats, chi li ha visti dal viovo capisce di cosa parliamo).
Pezzo tosto che però a metà prende un’altra strada, quasi progressive (qualcosina dei vecchi Genesis fa capolino?), per poi ritornare di nuovo serratissimo sul finale.

Chiude il disco “Last Orders“, un lungo componimento di ben 10 minuti e 27 secondi con un incidere lento e dolcissimo, con grandi dosi di calore. Man mano che procede verso il finale si arricchisce con estremo gusto.

Il pre-order del disco

The Aristocrats With Primuz Chamber Orchestra è disponibile per il pre-ordine in tutti i formati di acquisto (insieme a speciali t-shirt attraverso i webstores della band) e arriverà nei negozi (o a casa vostra) con le seguenti tempistiche:

  • 3 giugno – rilascio del CD e download digitale hi-res (via Bandcamp)
  • 1 luglio – edizione limitata in doppio vinile deluxe gatefold (via Diggers Factory)
  • Inizio luglio – streaming in tutto il mondo

Per ulteriori informazioni su The Aristocrats potete visitare: