Gli anni ’90 di Max, quelli dove la “Pastura” (per dirla nelle modalità del libro) inizia a fare effetto.
Il primo Sanremo, i primi dischi prodotti, la “mission” e il lavoro di dimostratore di chitarre… Max ci spiega come sia importante trovare il focus per il proprio lavoro, come spingere nella direzione giusta!
I primi turni in studio, come ha fatto girare i suoi “demo tape” che sono serviti per iniziare a fare poi questo lavoro. Ma anche l’incontro con Nek e tutto ciò che è seguito, dai primi demo a Laura non c’è; e ancora gli inizi con Biagio Antonacci, con Andrea Bocelli, i tanti dischi con Mina e tante considerazioni.
Continuiamo con gli anni ’90, anni densi di avvenimenti che Max non solo ci racconta ma che ci spiega come possono essere inquadrati in un certo modo per trarne ispirazione e cercare di avere stimoli per i propri obiettivi: dall’incontro con Biagio al primo concertone al primo maggio nel 1993 con lui, a soli 22 anni.
Ma in queste pagine (e in questo video-racconto) anche la perdita del padre, sempre a 22 anni, proprio poche ore prima di un concerto con Biagio, concerto regolarmente tenuto, senza che il pubblico si accorgesse di nulla.
Continuano i racconti riguardanti Mina, Bocelli, Nek e gli Artisti con cui Max ha iniziato, proprio negli anni ’90, a collaborare, fino al suo concetto di “apprendere per vasi comunicanti”, un punto di vista estremamente interessante.
Il libro Come la pastura per il pescatore e il vento per l’aquilone è distribuito da Hal Leonard ed è disponibile sia in formato cartaceo che in digitale, qui sotto tutti i riferimenti:
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