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L’introspezione fingerstyle di Giorgio Mastrocola

Si intitola "On the Rope" il disco del chitarrista Giorgio Mastrocola pubblicato lo scorso 30 Ottobre. Qual è il tema portante? La chitarra fingerstyle.

Non di rado un collaboratore di artisti dal nome noto decide di “mettersi in proprio” dando vita a una produzione che abbia l’obiettivo di lasciarlo esprimere al 100% della propria personalità: è il caso di Mastrocola, che dalla sua ha la partecipazione a opere di due personaggi di rilievo della musica italiana come Franco Battiato e Gianna Nannini, oltre che un niente affatto trascurabile quantitativo di altri lavori.

Nel disco che ascoltiamo qui l’artista rende omaggio a una passione personale più recente, quella per la chitarra fingerstyle, la quale si è sviluppata grazie a una collaborazione che ha avuto luogo tra il 2012 e il 2013.

“On the Rope” è composto da sette tracce originali, nelle quali è ovviamente la chitarra acustica a fare da protagonista, lasciando però spazio a strumenti più caratteristici come la banjitar e l’ukulele, con la bonus track “Plaza de Mayo” prodotta a quattro mani con il supporto del maestro Feyzi Brera, che ha curato l’arrangiamento d’archi, e ispirata al tema dei diritti umani nel contesto della dittatura militare argentina.

Ogni brano racchiude un’ispirazione ben specifica, come la “Intro” suggerita dalla figura del virtuoso della sei-corde acustica John Fahey (un personaggio la cui influenza si pone come filo conduttore in tutto l’album), e le suggestioni creative spaziano dal ricordo personale (“Sunday“) all’isospettabile incontro tra elementi musicali differenti (“Tibetan Bell“), o anche soltanto dall’osservazione di un fiore in una giornata ventosa (“Pompon Lilliput Tip Tap“).

Il disco scorre via all’ascolto con piacevole leggerezza, una sensazione che non toglie nulla alla consolidata abilità dell’artista nè tantomeno alla sua ispirazione: con On the Rope Giorgio Mastrocola dimostra dunque di aver fatto tesoro della propria esperienza professionale nel mondo della musica e soprattutto di averla saputa coniugare efficacemente con il proprio animo creativo.

Foto di copertina di Dario Mastrocola su gentile concessione