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Tesi, sospesi… tra gli accordi

Tra le patologie più diffuse è l'emulazione passiva, cioè la riproduzione esatta di ciò che si è sentito e che non è passato per il vaglio della ragione. A opinione mia, prigione più invincibile non esiste. Se si fa partire tutto da un obiettivo chiaro, è possibile che questo, prima o dopo, ci raggiunga, contra

Tra le patologie più diffuse è l’emulazione passiva, cioè la riproduzione esatta di ciò che si è sentito e che non è passato per il vaglio della ragione. A opinione mia, prigione più invincibile non esiste. Se si fa partire tutto da un obiettivo chiaro, è possibile che questo, prima o dopo, ci raggiunga, contrariamente sarà un viaggio nella nebbia.

La comprensione risulta un passaggio irrinunciabile, poiché a questa maniera il concetto assorbito non si lega a una configurazione univoca, ma tende (proprio si dimena), a proporsi secondo variazioni.

Un esercizio essenziale è praticare un oggetto capito e piaciuto in ogni tonalità, senza soste. Averne praticati molti, ma non in un circuito di accordi consecutivi, li rende inefficaci nell’atto musicale, la pratica deve volgersi sempre verso una padronanza dell’armonia che in sottofondo muta, poiché il nostro suonato deve seguire il flusso di mutamenti da misura in misura, essere capace di trasfondere un concetto in ciò che è e in ciò che diverrà, per far questo deve avere il terreno spianato.

Sospensione discendente su terza e tonica

Tesi, sospesi... tra gli accordi

Ascendente su quinta e discendente sul resto

Tesi, sospesi... tra gli accordi

Non ritengo avrete difficoltà a riconoscerla, un po’ per l’abuso che di questa frase viene commesso. Ma, dato che è il caso, per profittare, potremmo sentire che genere di elaborazione può trasformarla.

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Attenzione a cosa succede a 0:46

Valendomi delle sovrastruttre e della maniera di rientrare all’accordo originario, inizio quell’opera di mescolanza tra concetti.

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Qui, inoltrando un elemento di cui prossimamente ci approprieremo (l’approccio alle note di destinazione), sempre mescolo elementi di diversa derivazione, in tal caso sospensione e approccio.

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Trattare, come Coltrane fa assai spesso, il dominante attraverso la sua sostituzione in diminuito, ci riporta a un’applicazione efficacissima della sospensione.

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Al punto 3:10 notate in che maniera la riusa a più riprese, spostandosi sulla scia di diminuiti

Ancora sviluppando dentro il dominante l’applicazione delle sospensioni, ne emerge una la quale ha trovato vistoso uso tra le mani dei massimi improvvisatori. Si costituisce di una sospensione ascendente seguita da una discendente su accordi 7b9, le note fulcro sono le note del diminuito uscito fuori dall’aggiunta della nona bemolle. Ciò che conta è il salto di settima diminuita tra le due sospensioni.

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Semplicemente la sospensione se ribadita e non fatta sentire di passata, mostra ben chiaramente l’alta valenza melodica che è in grado di esprime.

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Qui mescolo alternando due tecniche differenti, l’approccio e la sospensione. Non mi allontano neppure un istante dalla considerazione che le mie note di destinazione restano le stesse, cioè le note dell’accordo su cui applico queste tecniche.

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Sono state molte le esemplificazioni illustrate, ma l’ostinazione è necessaria perché resti traccia di elementi di tale rilevanza. A voler che resti una traccia netta, dico sarebbe bene eseguire queste tecniche prima contestualizzandole in un periodo ii V I, e, dopo averle governate bene, con governarle intendo il saperle richiamare coscientemente, esercitarle in standard interi.
Prima del congedo, espongo un’esemplificazione compiuta sul ii V I di DO.

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I miei corsi di tecniche d’improvvisazione e analisi di trascrizione per tutti gli strumenti si effettuano presso il Centro di formazione artistica Ottava a Roma.

Cover photo by Sh ipaCC BY-SA 4.0