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Improvvisare alla chitarra: scale o arpeggi?

In questo articolo didattico vorrei rivolgermi a chi si è lanciato sulla chitarra solista, magari da qualche tempo, ma non è mai uscito dalle note della scala pentatonica.

In questo articolo didattico vorrei rivolgermi a chi si è lanciato sulla chitarra solista, magari da qualche tempo, ma non è mai uscito dalle note della scala pentatonica. 

In questo caso, sfruttando una progressione armonica in Bm (che può ricordare quella della celebre “Stairway To Heaven” dei Led Zeppelin) vediamo come costruire una parte strumentale (o un assolo) con 4 soluzioni stilistiche completamente diverse, che ti devono servire da spunto a per sviluppare la tua musicalità e uscire dagli schemi che potrebbero ingabbiarti. 

Questa è l’armonia della base che ho creato per gli esempi di questo articolo: 

| Bm A | G D/F# | 

Rispettivamente composti da queste note: 

Bm = B D F#
A = A C# E
G = G B D
D = D F# A 

Parto dall’armonia perché, in musica, è la base sulla quale viene costruito tutto.
Come spiego più esaustivamente nel mio manuale, La Chitarra Rock Per Tutti, molti chitarristi sono terrorizzati dall’idea di dover suonare seguendo l’armonia di un brano, al punto che molto spesso non conoscono neppure gli accordi sopra ai quali eseguono l’assolo di una cover o peggio ancora un’improvvisazione.
E spesso è per questo che non siamo in grado di creare qualcosa di bello e funzionale al brano. 

Il titolo di questo articolo da l’impressione che ci sia una sorta di conflitto tra improvvisare con le scale e improvvisare sugli accordi. In realtà si tratta semplicemente di sfumature diverse di quello che è (o dovrebbe diventare) un meccanismo unico di pensiero.
Ma facciamo un passo indietro: per improvvisazione con le scale si intenderebbe un modo di suonare che tiene in conto principalmente delle note della scala infischiandosene degli accordi che compongono la armonia. Un modo di suonare che sembra appartenere a chitarristi molto “sboroni” quali Jimmy Page, Angus Young, Van Halen, Paul Gilbert ecc.
Per improvvisazione sugli accordi si intenderebbe un modo di suonare che tiene in conto principalmente delle note componenti gli accordi lavorando intorno ad essi in una modalità che può dare l’impressione che il chitarrista non conosca o non usi una particolare scala. Un modo di suonare che può ricordare lo stile di Mark Knopfler, di David Gilmour, di Slash negli assolo più melodici ecc. 

In realtà, come potresti già dedurre dalla postilla che ho scritto a fianco al nome di Slash, nessuno di questi chitarristi suona rigorosamente in una sola di queste due modalità e nemmeno tu dovresti farlo.
Questo perché la conoscenza degli accordi è indispensabile per dare un senso ai tuoi fraseggi, per valorizzare l’ armonia (in particolare quando è molto efficace) e in generale per creare un assolo melodicamente efficace. Conoscere e praticare bene le scale è invece fondamentale per avere una base di note “corrette” da utilizzare e ridurre il rischio di stecche ed è fondamentale per creare fraseggi fluidi e veloci (che possono servire a dare maggior mordente e tensione al tuo assolo).
Negli esempi che stiamo per vedere e sentire ho separato queste diverse modalità al fine di aiutarti a comprenderle meglio, ma sappi che, per le ragioni che ho spiegato poc’anzi, è necessario sviluppare tutte le abilità se vuoi diventare un ottimo solista. 

1. In questo primo esempio ho utilizzato la tecnica Hendrix-Style che in poche parole consiste nel prendere gli accordi con diteggiature che lasciano libere almeno un dito e permettano quindi di costruire piccoli fraseggi intorno alle note di ogni accordo. Little Wing The Wind Cries Mary di Jimi Hendrix e Lemmy di Stevie Ray Vaughan sono un ottimo esempio di brani costruiti intorno a questo stile. 

Improvvisare alla chitarra: scale o arpeggi? Es.1

Ho suonato qui con una chitarra dotata di single coil, con il selettore dei pick up in seconda posizione (dal basso) e un suono crunch con pochissima distorsione. 

2. In questo caso ho utilizzato il più comune dei pattern in tapping (quello di Eruption di Van Halen per intenderci) per muovermi intorno alle note degli accordi sviluppando solisticamente una parte puramente armonica. Altro che Van Halen smanetta sulla scala e non conosce gli accordi sui quali suona! 

Improvvisare alla chitarra: scale o arpeggi? Es.2

In questo caso ho suonato con una chitarra dotata di humbucker, con il selettore dei pick up in prima posizione (dal basso) e un suono distorto e carico di effetti.

3. In questo esempio ho costruito un semplice assolo utilizzando la scala soltanto come collegamento (quando necessario) tra le note degli accordi che sono quelle che uso per risolvere ad ogni cambio accordo e in generale quelle che occupano la maggior parte del tempo. Un modo di concepire l’ improvvisazione e la composizione che sicuramente è alla base di assolo molto gustosi come quelli di Slash, giusto per citarne uno. Ti ho lasciato dello spazio per continuare l’assolo ed esercitarti nel collegare tra loro le note degli accordi.

Improvvisare alla chitarra: scale o arpeggi? Es.3

Anche in questa circostanza ho suonato con una chitarra dotata di humbucker, con il selettore dei pick up in prima posizione (dal basso) e utilizzando un suono molto distorto e carico di Delay e Riverbero. 

4. In quest’ultimo esempio ho costruito un breve assolo molto tecnico pensando principalmente alla scala piuttosto che agli accordi. Non ho potuto comunque esimermi dalla conoscenza dell’armonia perché anche le frasi più tecniche e più veloci prima o poi vanno risolte su un accordo. Da notare infatti che sia la nota acuta in bending alla fine della prima frase, sia la nota conclusiva di tutto l’ esempio sono entrambe note SI, tonica dell’accordo presente in quel momento. Non ci sono ovviamente arrivato per caso su questa nota, quindi immagina quanto esercizio sia necessario intorno alle note degli accordi per arrivare ad avere l’immediatezza di risolvere una frase così veloce sulla nota giusta. 

Improvvisare alla chitarra: scale o arpeggi? Es.4

E anche qui ho usato una chitarra dotata di humbucker, con il selettore dei pick up in prima posizione (dal basso) con un suono molto distorto e carico di Delay e Riverbero.

Come dicevo anche all’interno degli altri due articoli pubblicati qui su Musicoff, questo è solo un primo approccio standardizzato e semplificato. Non mancare quindi di tenere in mente questi insegnamenti come guida per lo studio dell’improvvisazione e per la composizione dei tuoi assolo. Armati di pazienza e non demoralizzarti: le prime improvvisazioni saranno inevitabilmente terribili, sarà solo con l’esperienza che padroneggerai la materia 

Soprattutto nei primi anni infatti, si commettono un’infinità di errori e di imprecisioni senza rendersene conto anche perché si è troppo impegnati a suonare e poco ad ascoltarsi. Per questo motivo è fondamentale registrare qualsiasi improvvisazione, al fine di riascoltare il tutto con orecchio critico e aggiustare il tiro imparando dai propri errori. 

Ci rivediamo il mese prossimo con un nuovo articolo in cui ti aiuterò ad utilizzare l’armonia all’interno dei tuoi assolo!