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Rockin1000 il giorno dopo

L'estate 2015 dei Foo Fighters continua a gridare a gran voce l'approdo della band nella squadra di odierni alfieri del rock, il tutto condito da show a gamba rotta e medici-batteristi; anche l'Italia ha però contribuito a rendere questo periodo uno dei più focosi per la band capitanata da Grohl, in particolare grazi

L’estate 2015 dei Foo Fighters continua a gridare a gran voce l’approdo della band nella squadra di odierni alfieri del rock, il tutto condito da show a gamba rotta e medici-batteristi; anche l’Italia ha però contribuito a rendere questo periodo uno dei più focosi per la band capitanata da Grohl, in particolare grazie al progetto Rockin1000, del quale vi avevamo già parlato nelle scorse settimane.Per tutti color che non ne sono a conoscenza, Rockin’1000 è un’iniziativa pensata per la realizzazione di una performance collettiva in cui 1000 musicisti hanno suonato contemporaneamente, e nello stesso luogo, per eseguire il brano “Learn To Fly” dei Foo Fighters. L’obiettivo dell’evento era quello di riprendere l’iniziativa in video, e poter conseguentemente fare un appello ai Foo Fighters per chiedere loro di organizzare un concerto a Cesena. L’iniziativa ha preso il via prima dell’annuncio delle date italiane del gruppo, ed anche in seguito ha deciso comunque di proseguire il proprio percorso.In molti guardavano con scetticismo all’idea (ed anche il sottoscritto non teme d’affermare d’aver storto il naso in principio), ma le basi erano forti, soprattutto perché affondavano le proprie radici in quella che è descrivibile semplicemente come pura passione. Il 26 luglio quindi i 1000 si sono incontrati al Parco Ippodromo di Cesena per suonare all’unisono “Learn to Fly”, guidati dal Direttore d’Orchestra Marco Sabiu.L’idea portata avanti da Fabio Zaffagnini grazie all’aiuto di Claudia Spadoni, Anita Rivaroli, Martina Pieri, Marta Guidarelli, Valentina Balzani, Debora Castellucci e di moltissime altre persone, è indubbiamente delle più genuine ed il risultato non poteva certo che trovare ottima accoglienza da parte di personaggi come Grohl ed i suoi compagni. Ecco quindi che dopo aver superato 3 milioni di visualizzazioni in un solo giorno (3.592.315 nel momento in cui questo articolo viene scritto), il video ha ricevuto il riscontro più agognato: la risposta della band.È una risposta chiara ed inequivocabile quella di Grohl, giunta tramite il canale Facebook ufficiale del gruppo, scritta in italiano e firmata molto simpaticamente «Davide». // Ci vediamo a presto, Cesena…. xxx Davide #Rockin1000Posted by Foo Fighters on Giovedì 30 luglio 2015Nel settore musicale troppo spesso, e con troppa facilità, si sentono volare lamente d’ogni sorta, riguardo alla situazione dei live nel nostro paese con crescente semplicità (talvolta con fondate motivazioni). Iniziative come quella di Fabio Zaffagnini fanno parte di quelle esplosioni utili a smuovere il terreno e ricalibrare le idee, per riportare poi immediatamente l’attenzione su ciò che è veramente importante: la musica.Sì, perché ciò che di più importante emerge dall’esperienza di Rockin1000 è che anche in un paese come il nostro, dove (e Zaffagnini non ne fa mistero nel video ufficiale) è sempre più difficile portare a compimento un’idea personale, una sincera devozione per le proprie passioni riesce a smuovere barriere apparentemente insormontabili.Queste affermazioni vengono spontanee nel pensare a 1000 e più persone che si sono personalmente sobbarcate il costo di una trasferta votata al suonare un brano da mostrare alla propria band preferita (o comunque ad una band amata); per loro non ci sono stati ritorni personali e non c’è stata paga a fine serata, c’è solamente stata la felicità di essere presenti, di essersi fatti parte di un progetto fuori dalle righe e fuori dagli schemi, mosso e alimentato dalla semplice gioia e determinazione di alzare la bandiera della propria passione.Cose simili non accadono ovunque. L’Italia è un paese che sta vivendo momenti estremamente difficili, ma sono eventi come questo a ricordarci come smuovere mari e monti sia ancora possibile, con determinazione e, perché no, buona dose di fortuna, la quale giunge spesso a trovare chi è capace di chinare la testa sul proprio intento e non farsi distrarre dagli ostacoli.Non posso che ringraziare chiunque abbia collaborato a Rockin1000, questo perché è l’intero paese a godere di un risultato che va al di là del suo intento, mostrando che anche in tempi difficili c’è ancora il modo di aggregare menti, sacrifici e persone.«Hook me up a new revolution / ‘Cause this one is a lie»Un passo alla volta. Forse qualcosa cambierà, mi si dia pure dell’idealista.Francesco Sicheri.