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N_Sambo – Argonauta

Tre anni dopo "Suspended", Nicola Sambo pubblica il suo terzo album in studio. "Argonauta", uscito il 14 marzo per la Cappuccino Records, è il frutto di un lungo lavoro di scrittura effettuato in larga parte con Lucio Tirinnanzi, principale autore dei testi. Lo si può considerare tranquillamente un concept, dal momen

Tre anni dopo “Suspended”, Nicola Sambo pubblica il suo terzo album in studio. “Argonauta”, uscito il 14 marzo per la Cappuccino Records, è il frutto di un lungo lavoro di scrittura effettuato in larga parte con Lucio Tirinnanzi, principale autore dei testi. Lo si può considerare tranquillamente un concept, dal momento che attraverso tredici pezzi ben assortiti Sambo ha cercato di costruire stavolta una sorta di “storia di un’evasione”. Del resto, “Argonauta” ha tutti i tratti tipici del racconto di un viaggio che conduce il protagonista verso mondi improbabili, surreali, portandolo poi ad incontrare personaggi tanto assurdi quanto bizzarri.Per esaltare il carattere visionario dei testi, mai prevedibili e in più di un’occasione contraddistinti da un taglio tutto sommato ermetico, Sambo dà vita ad un sound molto affascinante e, per certi versi, cangiante in fatto di atmosfere. Così, nell’arco di circa quarantatre minuti, “Argonauta” va ad alternare in continuo sprazzi di onesto rock con momenti di psichedelia. Il tutto unito a piccole parentesi elettroniche.Sfruttando con sapienza le infinite possibilità sonore garantite dall’effettistica delle chitarre e .i mood ipnotici delle macchine, il giovane compositore livornese riesce ad elaborare diversi episodi fatti di intrigante sospensione facilmente riscontrabile nell’iniziale “Lancio“, nella deliziosa “Milky Way“, oppure nell’eterea “Supernova (Parte II)“. Sospensione che, seppur di rado, lascia ogni tanto il posto a frangenti musicali leggermente più concitati, basti pensare ad “Atmosfere Nuove“, ma anche a “Nella Rete“, a “Ruderi Alieni” e ad “Astropirati“.Nel suo insieme, il risultato appare abbastanza soddisfacente. I pezzi rendono molto bene grazie ad una discreta intensità e ad un’interpretazione canora niente male perché sempre calzante. L’unica pecca del disco è che, essendo alquanto sfaccettato, durante l’ascolto c’è il rischio di deconcentrarsi. Ciò non significa che le canzoni del cd siano in qualche modo evanescenti o artefatte. Il discorso è un altro: “Argonauta” è un Lp non immediato. Piuttosto è un disco che si apprezza solo dopo una lunga serie di ascolti considerando proprio la sua attitudine poco pop.Per la realizzazione dell’album, Sambo ha potuto contare sulla sensibilità di tanti ottimi musicisti e sull’estrosità di alcuni grandi colleghi come Simone Lenzi (frontman dei Virginiana Miller) piuttosto che Niccolò Mazzantini, Marco Zaninello e Michele Ceccherini degli Appaloosa. Se Lenzi ha prestato la voce ne “L’incontro“, interpretando l’alieno di turno con cui si trova ad interagire l’argonauta nel corso del suo percorso sidereo, gli Appaloosa non hanno mancato di dare energia e concretezza a “Tutto Può Cambiare“, di certo uno dei brani cardine del cd.Da segnalare, infine, la presenza di Giacomo Iasilli (synth in Argonauta e in Milky Way), Lorenzo Cominelli, il quale ha suonato il theremin su “Atmosfere Nuove“, “Nella Rete” e “Ruderi Alieni“, Federico Bellini – lap steel guitar in “Milky Way” e “Supernova (Parte II)” – e Aurora Matteucci, vocalist in “Supernova (Parte I)“.Alessandro BasileGenere: Rock, Indie, ElettronicaLine-up:
Nicola Sambo – voce, chitarre, synth, organo, basso, programmazioni
Alessandro Quaglierini – basso
Dario Gentili – batteria
Valerio Iannito – hang, fisarmonica, synth
Davide Morelli – sax contralto, sax sopranoProgetti simili consigliati: Above The Tree, Gli Angeli Che Si Divertono, Fiori Di Cadillac, KozminskiTracklist:
1. Lancio
2. Argonauta
3. Atmosfere Nuove
4. Milky Way
5. Nella Rete
6. L’Incontro
7. Sensi Inversi
8. Ruderi Alieni
9. Astropirati
10. Tribù Femi Gu
11. Tutto Può Cambiare
12. Supernova (Parte I)
13. Supernova (Parte II)