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Codice Deontologico del Musicista, ripartiamo da qui

Prima di chiedere, anzi, di pretendere - pur giustamente - qualsiasi diritto, i musicisti hanno il dovere di riunirsi attorno a un codice di condotta condiviso, che non lasci più adito a dubbi su quali siano le fondamenta della sua professione.

L’immagine di copertina vuole essere evocativa, ma non fraintendetela: noi musicisti non siamo e non dovremmo essere costretti a elemosinare, ma è a conti fatti quello che da troppi anni stiamo facendo quando si tratta dei diritti fondamentali della nostra categoria.

In questo video realizzato in collaborazione con Note Legali, Massimo Varini e Andrea Marco Ricci ci parlano Codice Deontologico del Musicista, un documento molto importante redatto nel 2013 e proposto a tutti i musicisti in cui vengono trattate le regole etiche che dovrebbero essere alla base del corretto comportamento del musicista.

È, infatti, fondamentale che ci sia una forte unione d’intenti nel sottoscrivere quelle norme di comportamento che descrivono la figura di chi fa musica, con i suoi diritti ma anche i suoi doveri.

Se desideri aderire al Codice, collegati ora al sito ufficiale.
Noi speriamo che tu lo faccia, più saremo uniti da un documento accettato e condiviso, più le istituzioni prenderanno sul serio la nostra causa, poiché non ci vedranno più come categoria allo sbando ma una realtà compatta, solida, in grado di portare avanti le proprie richieste con una sola voce.

Nota della Redazione: questo video è stato girato nel 2014, abbiamo pensato di riproporlo oggi vista la difficile situazione causata dal COVID-19 e dal rialzarsi delle discussioni a proposito della tutela dei professionisti dello spettacolo. Ovviamente, nel video vengono nominate alcune scadenze temporali che devono essere riferite all’anno in cui è stato girato. Il tema principale, però, non cambia ed è ancora più che attuale.