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Le Pentatoniche – C Shape

Ciao a tutti MusicOffili, come potrete immaginare in questa terza puntata studieremo le pentatoniche in forma di DO ("C shape"), ribadisco che stiamo seguendo lo schema EDCAG poiché la prima forma d’accordo che si impara a trasportare è proprio quella di E e, di conseguenza, seguono a ruota: D, C, A e G; probabilme

Ciao a tutti MusicOffili, come potrete immaginare in questa terza puntata studieremo le pentatoniche in forma di DO (“C shape”), ribadisco che stiamo seguendo lo schema EDCAG poiché la prima forma d’accordo che si impara a trasportare è proprio quella di E e, di conseguenza, seguono a ruota: D, C, A e G; probabilmente sarete stufi di sentirmi ripetere sempre le stesse cose e alcuni di voi penseranno: “Ho capito il discorso!Adesso puoi evitare la solita pappardella e limitarti a mettere solo le diteggiature!?“.Invece no! 🙂 Sappiate che mi metto sempre nella situazione di un utente che legge per la prima volta uno di questi articoli. Di sicuro, senza alcuna nozione di base, si rischierebbe di ricadere in una banale classificazione di forme senza apprenderne l’essenza. Ovviamente, i concetti da imparare sono sempre quelli e, per quanto sia possibile rimandarvi ai precedenti articoli per delucidazioni varie, in ogni puntata andremo costantemente a riassumere le fasi fondamentali:

  • si parte dalla triade (maj o min) in una determinata forma;
  • si aggiungono due gradi (p4 e b7 per creare la penta minore e ∆2 e ∆6 per quella maggiore);
  • infine si aggiungono altri due gradi (2 e 6 per il minore e 4 e 7 per il maggiore) per differenziare i modi.

Come al solito, la base per creare le varie diteggiature è la forma dell’accordo (in questo caso C). Ecco di seguito le due triadi in C shape (esempio con triadi di E e Em):Aggiungiamo ora p4 e b7 all’accordo minore e ∆2 e ∆6 a quello maggiore per costruire le nostre due pentatoniche. Mi raccomando di imparare benissimo la tavola degli intervalli in quanto rappresenta la base della nostra musica. Vi ricordo che quando suoniamo eseguiamo costantemente intervalli sia armonici che melodici.Segue ovviamente la terza fase che ci permette di creare le scale a sette gradi più conosciute. Come anticipato, è necessario aggiungere i gradi mancanti:

  • la pentatonica maggiore rappresenta la base per ionica, lidia e misolidia;
  • la pentatonica minore rappresenta la base per eolia, dorica e frigia.

Nella quarta e ultima parte possiamo estendere le pentatoniche su tutte e sei le corde come abbiamo già fatto per la posizione di D.Mi auguro di esservi stato d’aiuto anche questa volta e vi aspetto al quarto appuntamento della serie con: “A shape”.Stefano Maroelli
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