La AstroLab 88 segna una nuova tappa nel percorso di Arturia verso la tastiera da palco ideale: un unico strumento capace di fondere potenza sonora, versatilità software e feeling pianistico.
Il cuore dello strumento è il keybed Fatar TP-40L con hammer-action e aftertouch, una meccanica che offre un tocco realistico ma allo stesso tempo abbastanza leggero. È una scelta pensata per chi passa con disinvoltura dal pianoforte ai synth, mantenendo sempre un buon controllo dinamico.
Motori sonori e libreria
Il sistema sonoro di AstroLab 88 si basa su 11 motori di sintesi, capaci di coprire praticamente ogni categoria timbrica: dai classici analogici virtuali al wavetable, dalla sintesi FM alla modellazione fisica e granulare.
A bordo si trovano oltre 1.600 suoni, tra pianoforti, piani elettrici, organi, bassi, pad, archi, lead e molto altro. A questi si aggiunge la compatibilità con le librerie della V Collection e di Pigments, integrabili in modo diretto grazie all’aggiornamento firmware 1.5, che introduce anche una gestione più fluida di playlist e controlli FX e MIDI.
Controlli e connettività
La AstroLab 88 è dotata di USB-C, MIDI In/Out, uscite bilanciate, ingressi XLR, Bluetooth audio input e WiFi per il controllo remoto.
Il pannello frontale, sobrio ma ben organizzato, presenta un display centrale con ruota di navigazione, tasti per i preset e quattro macro dedicate (Brightness, Timbre, Time, Movement), insieme ai comandi per arpeggiatore, accordi, scale, split, layer e agli effetti di base come delay e riverbero.
L’approccio è quello di uno strumento che mira alla massima semplicità operativa sul palco, evitando menu complessi e mantenendo l’accesso immediato ai parametri principali.
Potenza e architettura interna
La versione a 88 tasti monta un processore aggiornato che migliora polifonia e tempi di caricamento rispetto alla precedente.
La distribuzione della polifonia varia in base ai suoni: fino a 48 voci per pianoforti, EP e organi, con limiti più ridotti per alcuni motori monofonici. I tempi di caricamento restano molto contenuti, anche se nei preset più complessi può esserci un leggero ritardo nel cambio.
L’idea dietro il progetto
AstroLab 88 incarna la visione di una tastiera “ibrida”, dove hardware e software dialogano in modo continuo.
L’integrazione con Analog Lab, la possibilità di gestire i suoni da AstroLab Connect via app e la compatibilità con la V Collection rendono questo modello una sorta di “ponte” tra il mondo digitale della produzione e la concretezza dell’esecuzione live.
Arturia sembra puntare su una filosofia chiara: semplificare l’esperienza del musicista, offrendo una piattaforma solida che non richiede computer, ma permette comunque di lavorare dentro lo stesso ecosistema di plugin e librerie.











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