PRS rimette mano alla sua serie bolt-on con un modello dal nome che suona italiano: la Fiore HH, rilettura a doppio humbucker dello strumento firmato da Mark Lettieri, già premiato con un GRAMMY e noto per una tavolozza timbrica decisamente ampia.
L’idea, dichiarata dallo stesso musicista, è semplice e diretta: “Per chi ama le specifiche e la versatilità della Fiore originale ma basa il proprio suono sugli humbucker, questa è la chitarra giusta”.
A cambiare è soprattutto la filosofia di configurazione: dall’assetto SSH della prima Fiore si passa a una coppia di humbucker progettati ad hoc, mantenendo però l’impostazione ergonomica e la suonabilità tipiche del modello.
La chitarra arriva sia in finitura lucida sia satinata, scelta che farà gola a chi predilige un feel più scorrevole sotto le dita.
Sotto il profilo costruttivo, nulla è lasciato al caso: corpo in swamp ash, manico in acero da 25,5”, tastiera in palissandro da 22 tasti, tremolo in acciaio a due pivot.
Il cuore del progetto, naturalmente, sono i nuovi humbucker Fiore-H. La casa li descrive come pickup abbastanza energici da sostenere lead ad alto guadagno. L’elettronica vede master volume, due toni push/pull e switch a 3 vie.
Ogni tono gestisce la modalità serie/parallelo del rispettivo pickup, passando da un suono humbucker pieno, con basse e medie corpose, a una timbrica più aperta, con quella brillantezza da single-coil che rende la chitarra sorprendentemente duttile. In totale, la Fiore HH mette sul piatto otto combinazioni timbriche, una varietà che non guasta mai quando si esplora repertori diversi.
La Fiore originale, con il suo assetto S-S-H, rimane comunque saldamente in catalogo nella serie a manico avvitato: una scelta che fotografa bene come PRS stia ampliando una famiglia senza snaturarne i tratti fondamentali, ma offrendo nuove piattaforme sonore a seconda delle esigenze dei chitarristi.
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