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Steve Vai reinventa la Red Special di Brian May con un liutaio boutique britannico

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Steve Vai si è divertito a creare una Red Special, reinterpretata con Guyton Guitars: scala 25.5", estetica JEM, pickup custom e finiture decisamente a suo gusto.

Rifare la Red Special non è certo cosa nuova, ma rifarla per Steve Vai è tutta un’altra storia. La chitarra costruita da Brian May insieme al padre negli anni Sessanta è ormai un oggetto mitologico, fonte di innumerevoli reinterpretazioni. Eppure la versione firmata dal chitarrista californiano – realizzata da Guyton Guitars, atelier britannico già noto per le sue riproduzioni del modello originale – apre un capitolo a sé.

Secondo il team di Guyton, il progetto è stato un viaggio lungo e meticoloso, plasmato direttamente dalle richieste di Vai. L’obiettivo? Una Red Special filtrata attraverso la visione del suo nuovo proprietario, con un’impronta estetica e funzionale che richiama in qualche modo il mondo delle Ibanez JEM.

A raccontarlo è la stessa Guyton Guitars: “Steve ha specificato legni, elettroniche e scala, tutti dettagli leggermente diversi dall’RS originale”). La scala passa infatti da 24″ a 25.5″, una scelta che sposta la chitarra su territori familiari allo stile di Vai e che ha reso necessario un corpo leggermente più ampio per mantenere le proporzioni generali.

Sul fronte sonoro arrivano i Yonderbosk Vai-Sonic, pickup avvolti su misura per adattarsi allo schema della Red Special ma con una risposta pensata per il fraseggio del chitarrista. Restano invece fedeli allo spirito Mayiano le opzioni di switching, comprese le configurazioni Series/Parallel e il KAT treble booster integrato.

La parte visiva merita un capitolo a sé: top in 5A quilted maple, paletta coordinata, tastiera in birdseye maple e gli scenografici intarsi Yin Yang in madreperla e Tahitian black pearl, punteggiati da punti in oro 9 carati. Un’estetica che non teme di esagerare, in perfetto stile Vai.

E poi c’è il pickguard, realizzato da Greg Goodwillie di Goodwillie Guns and Guitars: un piccolo manifesto artistico che incorpora il logo di Vai e una serie di dettagli volutamente nascosti tra le volute. Come racconta lo stesso artigiano: “Non capita tutti i giorni di lavorare per qualcuno che appartiene di diritto al pantheon delle rockstar” .

La chitarra è già nelle mani del suo proprietario, che – secondo Guyton – sarebbe “estremamente soddisfatto”. Pare anche che un video di unboxing sia stato registrato da Vai e dal suo tecnico Doug, ma al momento non è stato ancora pubblicato. Considerando il personaggio, c’è da scommettere che non passerà molto prima di vedere la “Vai Special” sul palco o in qualche video ufficiale.

Intanto, non è escluso che altre Red Special di fascia alta possano arrivare nel prossimo futuro. L’accordo tra Gibson e Brian May, annunciato lo scorso anno, ha già alimentato le voci su possibili repliche Murphy Lab, e in un’intervista recente May stesso ha lasciato intendere che l’idea non sia affatto lontana dalla realtà.



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