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Il Darbuka Style sulla chitarra acustica

Oggi ti propongo una cosa interessante che mi sono inventato qualche tempo fa: il Darbuka Style. Avrai notato che nei primi dieci secondi del video suono la intro/riff di un brano molto noto di Ed Sheeran dell'anno scorso: Shape of You! Ebbene molti arrangiatori pop spesso utilizzano alcuni ritmi molto incalzanti e dec

Oggi ti propongo una cosa interessante che mi sono inventato qualche tempo fa: il Darbuka Style. Avrai notato che nei primi dieci secondi del video suono la intro/riff di un brano molto noto di Ed Sheeran dell’anno scorso: Shape of You!
Ebbene molti arrangiatori pop spesso utilizzano alcuni ritmi molto incalzanti e decisamente coinvolgenti imparentati strettamente con ritmi mediterranei (Rumba) e mediorientali o maghrebini per dare uno slancio “ballabile” ai brani, riuscendoci benissimo!

Un mio brano che si chiama Falangi adotta questa tecnica per intro, strofa e finale ed oggi voglio mostrarti l’ossatura fondamentale di questo pattern, che come noterai potrai usare per tanti accompagnamenti anche di brani che col mediterraneo non hanno nulla a che fare. Provare per credere.

Per studiare bene il pattern di Darbuka Style avrai bisogno di:

  • Lavorare con la mano destra per le percussioni dal timbro molto chiaro sulla fascia della spalla dello strumento (guarda il video)
  • Capire quali sono gli accenti chiari e/o scuri da mettere in evidenza secondo lo schema della Rumba
  • Saper suonare note singole in legatura con la sola mano sinistra
  • Nel caso di Falangi devi approfondire cosa vuol dire sonic rake con la mano sinistra e slap harmonic con la mano destra

L’esercizio iniziale è volto ad approfondire con poche note questo terzo punto. Scarica la tab e buon lavoro!

La Darbuka è una percussione mediorientale dal suono particolarmente penetrante e alto che viene spesso usata per accompagnamenti serrati. Anni fa (2006) mi accorsi che il mio MagMic Seymour&Duncan quando percuotevo la fascia ed il top all’altezza della spalla della chitarra (all’epoca era una Martin Eric Clapton) mi restituiva  un suono molto “stretto”, acuto e vagamente “vetroso”, abbastanza diverso dal suono sul top o sulla fascia nella parte posteriore della chitarra come fanno tutti o quasi.
Mi venne subito in mente il suono della Darbuka maghrebina e cominciai ad indagare quel suono da un punto di vista mediterraneo, e fu così che nacque Falangi, un brano che tutt’ora utilizzo per il finale dei miei live. 

L’intro di Falangi  la trovi nel seguente pdf allegato. L’idea minima è quella di usare questo pattern per accompagnare un riff sui bassi. La parte di percussione l’ho semplificata nella scrittura evitando di usare le semicrome.

Qui suoni la intro del mio brano e sono sicuro che una volta entrato nella logica dell’approccio, questo ti darà tantissime idee originali e suonerai alcune parti dei tuoi brani in un modo diverso da tutti gli altri. Questo approccio lo uso per variare (sia in cinque o in quattro quarti) la mia versione di Mission Impossible Theme che vedrai in una delle prossime video-puntate.
Occhio all’ultima battuta perché devi eseguire un sonic rake con la mano sinistra e legare tutto ad uno slap harmonic con la mano destra sul dodicesimo tasto.

Ciò che ho capito con questo mio brano è che la percussione sulla chitarra non è in antagonismo con la creatività melodica, può anzi essere al contrario molto stimolante per la realizzazione di una melodia dal carattere “intrecciato” a patto che a dirigere il processo creativo sia la nostra testa e il nostro “singing” interno e non le nostre mani (soprattutto quelle impegnate a picchiare).
Alla prossima, ricorda che se hai dei dubbi puoi chiedermi chiarimenti sul mio sito o dare un’occhiata al mio canale Youtube per dettagli su queste e altre lezioni riservate agli iscritti.