Un nuovo spazio per la chitarra classica si apre sulle nostre pagine, curata da Gabriele Curciotti, chitarrista e docente già protagonista di precedenti rubriche – attualmente in corso – dedicate a questo magnifico strumento di origini secolari.
Questa volta, il progetto nasce da una collaborazione con SEISCUERDAS, realtà che si occupa della distribuzione di chitarre classiche e flamenco artigianali spagnole, con un’attenzione profonda alla tradizione liutaria iberica e alla formazione di una nuova generazione di chitarristi classici.
Lìattività di Seiscuerdas nasce con l’obiettivo di preservare e promuovere il suono autentico della chitarra spagnola, collaborando con alcuni dei più importanti maestri liutai – tra cui Iranzo, Hernández, Bernabé, Saez e altri – e offrendo strumenti realizzati con criteri estetico-costruttivi scelti con estrema cura.
Ogni chitarra viene sottoposta a un controllo accurato nel laboratorio interno, dove liutai esperti verificano intonazione, setup e suonabilità. Il marchio si distingue anche per l’attenzione verso la formazione e la sensibilizzazione culturale, con un impegno costante in eventi, concerti e masterclass dedicate alla chitarra classica e flamenca.
L’incontro tra Curciotti e Seiscuerdas dà origine a una serie che vuole unire divulgazione e cultura musicale, offrendo ai musicisti uno spazio di riferimento dedicato alla chitarra classica.
Il progetto si inserisce in un più ampio percorso editoriale volto a creare una sezione interamente dedicata alla chitarra classica, raccogliendo contenuti, lezioni e approfondimenti sullo strumento, dalle sue radici storiche fino agli aspetti più tecnici e interpretativi.
Il primo episodio: accordatura e intonazione
Nel video inaugurale, Gabriele Curciotti affronta un tema tanto semplice quanto essenziale: l’accordatura e l’intonazione della chitarra.
Un argomento che, come lui stesso ricorda con ironia, racchiude un grande insegnamento dietro un detto popolare: «I chitarristi passano metà del loro tempo ad accordare la chitarra e l’altra metà a suonare scordati».
Da questa battuta nasce una riflessione profonda: l’accordatura non è un gesto meccanico, ma un esercizio di ascolto e consapevolezza sonora. Nel corso del video, Curciotti mette a confronto strumenti tradizionali come il diapason e accordatori elettronici, evidenziando come la tecnologia possa aiutare ma non sostituire l’orecchio del musicista.
Il cuore della lezione è proprio questo: allenare l’ascolto. Riconoscere i battimenti tra due corde, percepire le leggere differenze di intonazione, capire quando un suono “viaggia” in armonia con un altro.
Curciotti sottolinea anche come nessuna chitarra, per quanto perfetta, possa essere totalmente intonata in ogni tonalità. Ogni strumento ha una propria voce e un proprio equilibrio, e parte del mestiere del chitarrista è imparare a conoscerlo, adattandosi con sensibilità e orecchio.
La lezione si conclude con un invito tanto semplice quanto centrale nella didattica di Curciotti: sviluppare l’orecchio è più importante di qualsiasi accordatore elettronico. È questa la chiave per suonare davvero in sintonia con lo strumento.









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