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Scala maggiore, armonizzazione e sigle

Ciao a tutti gli amici di MusicOff, in questo nuovo articolo ci occuperemo dell'armonizzazione a 4 voci della scala maggiore e della lettura delle sigle degli accordi che si verranno a formare; l'armonizzazione a 4 voci di una scala, si ottiene costruendo su ogni sua nota un accordo composto da tonica, terza, quinta e

Ciao a tutti gli amici di MusicOff, in questo nuovo articolo ci occuperemo dell’armonizzazione a 4 voci della scala maggiore e della lettura delle sigle degli accordi che si verranno a formare; l’armonizzazione a 4 voci di una scala, si ottiene costruendo su ogni sua nota un accordo composto da tonica, terza, quinta e settima, per quanto riguarda il nostro strumento, il basso, ciò significa andare a suonare i cosiddetti arpeggi.
Condizione fondamentale per comprendere bene questo argomento, è un’approfondita conoscenza della scala maggiore in ogni tonalità, dei suoi modi e degli intervalli musicali. A tal proposito vi consiglio di rileggere il mio precedente articolo I modi della scala maggiore.Così come abbiamo visto per quanto riguarda le triadi, anche la costruzione degli arpeggi è basata sulla sovrapposizione di intervalli di terza, la qualità di questi intervalli dipenderà dalla tonalità che stiamo prendendo in esame, quindi dalle note che abbiamo a disposizione nella scala maggiore di partenza. Fondamentalmente stiamo parlando delle ben note triadi, alle quali andremo ad aggiungere un ulteriore intervallo di terza, a partire dalla quinta, per ottenere la settima dell’accordo. Vediamo cosa accade sul pentagramma armonizzando una scala maggiore di C:Come potete notare, anche graficamente, dal pentagramma, considereremo ogni nota della scala una tonica sulla quale andare a costruire un accordo. Dato che il basso è uno strumento principalmente monofonico, andremo a suonare singolarmente ognuna di queste note, ottenendo quelli che chiameremo arpeggi:Ho indicato sotto ogni arpeggio la sigla che rappresenta l’accordo che si è venuto a formare, tali sigle rappresentano un’abbreviazione che ci permette di conoscere rapidamente le quattro informazioni fondamentali che ci servono per interpretare correttamente l’accordo a 4 voci:

  • La tonica
  • La qualità maggiore o minore della terza
  • La qualità giusta, aumentata o diminuita della quinta
  • La qualità maggiore o minore della settima

A tal proposito, è importante chiarire come devono essere lette le sigle degli accordi, dato che ci sono delle informazioni sottointese che non vengono scritte in tali sigle. Prima di tutto la terza maggiore non si scrive, ovvero se scrivo semplicemente la sigla C senza nessuna informazione aggiuntiva, intendo la triade di C maggiore. Ciò comporta che dovrò invece specificare quando la triade è minore scrivendo Cm o talvolta C-. L’intervallo di quinta giusta non si scrive, ma si specifica solo se la quinta è diminuita (b5) o aumentata (#5), quest’ultimo caso non si presenta nell’armonizzazione della scala maggiore.Si scrive sempre la qualità della settima:

  • Maj7 oppure ∆: la settima è maggiore
  • 7: la settima è minore

Per fare qualche esempio:

  • CMaj7 o C∆: Triade maggiore di C più la settima maggiore, la dicitura Maj non si riferisce quindi alla terza maggiore, come a volte erroneamente si pensa, ma alla settima maggiore   
  • Dm7 o D-7: Triade minore di D più la settima minore, la m o il segno – si riferiscono quindi alla terza minore, mentre il numero 7 da solo indica la settima minore   
  • G7: Triade maggiore di G più la settima minore   
  • Bm7b5 (B-7b5) oppure B∅: la m o il segno – si riferiscono alla terza minore, il 7 si riferisce alla settima minore ed il b5 si riferisce alla quinta diminuita; questo arpeggio viene anche chiamato semidiminuito ed abbreviato con il simbolo ∅.

Come avrete potuto notare, armonizzando la scala maggiore otterremo quattro tipi di accordi:

  • Maj7 costruito sul I e IV grado
  • m7 costruito sul II, III e VI grado
  • 7 costruito sul V grado
  • m7b5 costruito sul VII grado

Come al solito, anche avendovi indicato le diteggiature più comuni e comode per suonare gli arpeggi, vi invito ad esplorare autonomamente anche altre possibilità; ci sono diversi modi di suonare gli arpeggi, ad esempio con diteggiature che prevedono le allargature a 5 tasti che, pur essendo scomode, soprattutto alle prime posizioni ad inizio tastiera, sono fondamentali per migliorare la visualizzazione degli intervalli sulla tastiera e la memorizzazione degli arpeggi stessi evitando la trappola delle geometrie.Buono studio!Alessandro Cefalì