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Cuffie economiche da studio, round 2: Shure SRH840

Uno dei marchi di punta nella costruzione sia di cuffie che di strumentazione audio è Shure, da decenni una delle più grandi aziende sul mercato dell'audio professionale e per molti uno standard quasi irrinunciabile, insieme a Sennheiser forma l'accoppiata storica utilizzata soprattutto dai chitarristi per le loro re

Uno dei marchi di punta nella costruzione sia di cuffie che di strumentazione audio è Shure, da decenni una delle più grandi aziende sul mercato dell’audio professionale e per molti uno standard quasi irrinunciabile, insieme a Sennheiser forma l’accoppiata storica utilizzata soprattutto dai chitarristi per le loro registrazioni.

Abbiamo già parlato di una delle cuffie chiuse da monitoring di Sennheiser, ora è quindi arrivato il momento di vedere cosa offre shure nella stessa fascia di prezzo, cercando sul sito la stessa tipologia di prodotto che abbiamo cercato con Sennheiser, ovvero:

  • Cuffia chiusa
  • Utilizzo da studio
  • Prezzo nella media

La cuffia scelta è stata la SRH 840, vediamo quindi come si presenta questo prodotto e cosa è capace di fare.

Cuffie economiche da studio, round 2: Shure SRH840

Considerazioni Estetiche

La cuffia si presenta molto bene come impostazione costruttiva e design, il dorso e i padiglioni sono ben modellati, le dimensioni dei suddetti sono giuste per le orecchie e anche al solo tatto la sensazione di robustezza è decisamente netta. Le coperture del padiglioni sono in simil-pelle e non traspirano, ho avuto il piacere (relativamente parlando) di averla quando sono cominciati i primi periodi caldi dalle mie parti, e diciamo che il calore si è fatto sentire abbastanza.

Punto a sfavore, ma pur sempre figlio di una costruzione robusta. Il peso di 365 grammi senza il cavo collegato, non è proprio un peso piuma ma totalmente sostenibile (certo, esistono le Spirit-lab che ne pesano addirittura 820gr ma parliamo di una costruzione totalmente diversa e per un utilizzo anch’esso molto diverso).

Promossa sul lato estetico, ben costruita e decisamente più robusta delle altre che ho avuto.

Considerazioni Tecniche

Vediamo le specifiche tecniche direttamente dal sito ufficiale della casa, parliamo quindi di una cuffia con:

  • Tipo Trasduttore: Dinamico, magnete al neodimio
  • Dimensione del driver: 40 mm
  • Sensibilità: 102 dB SPL/mW
  • Impedenza: 44 Ω
  • Massima potenza in ingresso: 1000 mW
  • Gamma di Frequenza: 5 Hz – 25 kHz
  • Lunghezza Cavo: 3 m
  • Tipo di Cavo: Staccabile, a spirale
  • Spina: Mini-jack stereo da 3,5 mm placcato in oro

Il cavo è staccabile e sostituibile, questa è una caratteristica che apprezzo sempre, così in caso di rottura o in caso di necessità di altre metrature posso utilizzare un altro cablaggio; il cavo in dotazione è spiralato e parte dalla lunghezza di un metro fino ad arrivare a 3 metri in massima estensione.

La gamma di frequenze è leggermente più estesa sulla zona delle basse frequenze arrivando fino a 25kHz, altre cuffie arrivano fino a 27 ma partendo dai 7Hz, quindi non lo prenderei come un difetto per le concorrenti; l’impedenza permette alla Shure un utilizzo su qualsivoglia player si desideri, smartphone incluso.
Pecca dell’intero pacchetto è la custodia, un semplice sacchettino in simil-pelle, un vero peccato. Sul lato della parte tecnica, però, è promossa senza troppi intoppi, per il prezzo di vendita e la costruzione decisamente più robusta si può soprassedere a una bustina al posto di una custodia più rigida e protettiva.

Cuffie economiche da studio, round 2: Shure SRH840

Considerazioni Sonore

Gli utilizzi, come nei precedenti test, avvengono in 3 contesti diversi: monitoring, mixing e ascolto. Gli ascolti sono passati attraverso l’amplificatore cuffie della Arturia Audiofuse, nulla di esoterico da grande studio quindi ma una (buona) scheda che tutti possiamo avere in casa.

In ascolto mi hanno dato delle soddisfazioni non indifferenti, queste cuffie hanno un bellissimo equilibrio tra le varie frequenze, francamente me le aspettavo più mediose, invece si riesce a ottenere un ottimo compromesso su tutto lo spettro in ascolto; il driver al neodimio lavora bene e permette un ascolto decisamente “cinico” e senza quella “loudness” che ti fa sentire il suono quasi come “da disco finito”

Sulla zona delle alte l’ho trovata anche abbastanza precisa per la fascia di prezzo che copre, forse manca leggermente di nitidezza rispetto a qualche competitor, ma è una differenza decisamente piccola ed è come trovare forzatamente il pelo nell’uovo in questo caso.

Sulla parte del monitoring perde qualche colpo, certo non parliamo di cuffie troppo importanti e non ho visto un attenuazione del rumore che mi ha fatto urlare al miracolo, ma è nella media con il resto del mercato e per avere un attenuazione superiore purtroppo si deve puntare decisamente più in alto come fascia di prezzo.

Però sul lato sonoro si è comportata benissimo, buona dinamica e basse frequenze decisamente meno ferme; facendo test con il microfono a condensatore Cad Audio GXL 2200 ho trovato una risposta naturale dello strumento e conoscendo bene anche pregi e difetti del microfono ovviamente la conclusione è stata abbastanza semplice da trarre.

Cuffie economiche da studio, round 2: Shure SRH840

Ho preso un piccolo multitraccia e ho provato a fare qualche mixaggio molto alla buona, per produzioni pop e per alcune frange del rock moderno: mi sono trovato bene, l’equilibrio in frequenza mi permette anche di spingermi verso altri generi, senza spingersi troppo in là come nei generi elettronici dove spesso si parla di vero e proprio abuso degli estremi di banda.

Sulla gestione delle batterie e dei synth mi sono trovato decisamente bene, essendo molto equilibrate si riesce a ottenere un ascolto decisamente a fuoco per capire dove andare a correggere in caso di necessità; ho notato questa cosa particolarmente sulle batterie, come detto prima, lì mi sono divertito tantissimo.

Per il mastering metto un punto interrogativo, non ho avuto un esperienza troppo entusiasmante, si è comportata come un prodotto della sua fascia; per quello serve una nitidezza decisamente superiore e lì le cifre salgono e non di poco.

Convincente sul lato sonoro, risposta naturale e con abbastanza dinamica per essere uno strumento da lavoro per chi ha un home o un project studio.

Cuffie economiche da studio, round 2: Shure SRH840

Considerazioni Economiche

Al momento della scrittura dell’articolo, rimane una delle cuffie con il miglior rapporto qualità/prezzo, con un costo che varia tra i 120 e i 136 euro. Per la stessa cifra, ci sono delle alternativa di Sennheiser, Sony, M-Audio, Audio-Technica che però forse non arrivano alle stesse prestazioni.

Cuffia definitiva? No, ma è un ottimo punto per iniziare, costruita bene, fa il suo lavoro e costa poco, quando poi l’utente maturerà un esigenza (ed esperienza) superiore passerà a un modello più performante.

Considerazioni Finali

Pro

  • Ottima costruzione
  • Resa sonora equilibrata

Contro

  • Peso un pochino sopra la media
  • Le coperture dei padiglioni in similpelle nel periodo caldo fanno sudare
  • Isolamento acustico non proprio allo stato dell’arte

Pre maggiori informazioni, consultate il sito italiano di Shure.
Ringraziamo Prase Media Technologies per averci messo a disposizione le cuffie in prova.