Klipsch rimette al centro la scrivania e aggiorna una delle sue linee più longeve con il nuovo ProMedia Lumina, sistema 2.1 che raccoglie venticinque anni di storia e li traduce in un progetto pensato per chi alterna gaming, editing, streaming e lavoro quotidiano.
Un ritorno non nostalgico, ma pratico: il desktop è tornato luogo di produttività e intrattenimento, e servono speaker che rendano credibile ogni contenuto senza occupare mezza stanza.
Il riferimento al passato c’è, ma il linguaggio è quello del 2026. I satelliti sfoggiano un design più massiccio, supporti inclinabili per ottimizzare l’ascolto ravvicinato e un’apparente concessione alla moda RGB che, in realtà, nasconde scelte piuttosto ragionate per chi vive molte ore davanti allo schermo.
Sotto la superficie, però, Klipsch resta fedele al proprio marchio di fabbrica: il MicroTractrix horn, qui accoppiato a un tweeter in Mylar da 1″ e a un midrange da 3″ collocati in un cabinet sigillato in ABS. L’obiettivo è mantenere efficienza elevata, bassa distorsione e soprattutto quella intelligibilità che sul nearfield fa la differenza, dove molti speaker da PC si perdono in un suono impreciso e poco definito.
Il subwoofer adotta un design verticale con woofer da 6,5″ side-firing e condotto reflex in un cabinet in MDF. È una scelta “desktop-first”: meno volume, più praticità, controllo del basso e impatto senza trasformare il sottoscrivania in un deposito di casse. L’amplificazione integrata, la potenza complessiva di 100W RMS (200W di picco), la manopola del gain e un piccolo vano per gestire i cavi confermano un’attenzione che nei sistemi 2.1 non è così frequente.
Sul fronte connessioni, il set ProMedia Lumina offre tutto quello che serve: Bluetooth 5.3, USB-C per un collegamento digitale diretto al computer e il più classico ingresso da 3,5 mm.
I comandi fisici restano utili per le regolazioni veloci, ma la vera struttura di controllo passa dalle app. Su Android e iOS arriva la rinnovata Klipsch Connect Plus, mentre su Windows debutta la Klipsch Control App, un pannello completo che permette di aggiornare il firmware, impostare il night mode, scegliere tra modalità Music e Movie, regolare l’EQ a sei bande e attivare il Virtual Surround, utile per dare un minimo di profondità extra nelle sessioni di gioco.
Il capitolo illuminazione, ormai parte integrante di qualsiasi postazione moderna, è trattato con un certo equilibrio. Ogni satellite ospita sei LED, cinque modalità ambient preimpostate e la possibilità di sincronizzare la luce con la musica.
Su PC si aggiungono due funzioni che guardano ai gamer più esigenti: Screen React, che campiona i colori dai quattro angoli del monitor e li replica sui LED, e Dynamic Lighting, compatibile con Windows 11, per coordinare il sistema con altre periferiche RGB, creando un ambiente coerente senza obbligare a uniformarsi a un singolo ecosistema.
La dotazione si completa con l’auto on/off sincronizzato con il computer e una risposta in frequenza dichiarata di 40Hz–20kHz, pensata per coprire la maggior parte delle esigenze di ascolto quotidiano.
È un sistema che punta alla chiarezza, alla presenza e alla versatilità, più che a inseguire effetti speciali.
Il ProMedia Lumina arriverà a 399 euro da gennaio 2026, segnando un ritorno importante per una serie che, dal 1999, ha accompagnato studenti, gamer e creativi in un’epoca in cui l’audio da scrivania non era ancora preso così sul serio.
I prodotti Klipsh sono distribuiti da Exhibo.













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