La seconda edizione italiana di Mic It!, pubblicata da Volonté & Co., è uno di quei manuali che riescono a colmare il divario tra la pratica quotidiana dello studio di registrazione e la consapevolezza acustica che la sostiene.
Ian Corbett, fonico e docente con una carriera tra palco e università, affronta il tema della microfonazione non come una raccolta di ricette tecniche, ma come un percorso di formazione dell’orecchio e del pensiero sonoro.
Tutto parte da un assunto: “capire prima di posizionare”. Corbett invita infatti a comprendere la natura del suono, lo spazio in cui si muove e il comportamento dei microfoni, prima ancora di avvicinare un’asta a uno strumento. È un approccio che restituisce dignità teorica a una pratica spesso relegata all’empirismo.
Dalla teoria del suono alla pratica di sala
Il libro si apre con un’ampia sezione dedicata ai fondamenti dell’audio, dove l’autore spiega con chiarezza cosa rende un suono “desiderabile” e come le caratteristiche timbriche si intreccino con la percezione spaziale.
Corbett non dà nulla per scontato, ma nemmeno si perde in digressioni accademiche: ogni concetto fisico o psicoacustico viene ricondotto a un problema concreto di registrazione.
La parte centrale del volume affronta i principi di funzionamento dei microfoni, dalle capsule ai diagrammi polari, fino agli effetti di prossimità e alle tecniche di ripresa mono e stereo. È qui che emerge la mano del docente: Corbett alterna spiegazioni metodiche a esempi applicativi, corredati da esercizi e ascolti pratici disponibili sul sito dedicato.
Tecniche per ogni scenario, dall’orchestra al video
Una delle novità più interessanti di questa seconda edizione è l’inclusione di capitoli dedicati all’audio immersivo, alla registrazione per il video e al tuning della batteria. Temi che rispecchiano l’evoluzione del mestiere: oggi chi registra non può ignorare la spazialità tridimensionale del suono né le esigenze ibride di chi lavora tra musica e audiovisivo.
Corbett affronta questi argomenti con il rigore di chi conosce bene il campo, ma con la sensibilità di un musicista che non riduce mai il suono a un semplice dato tecnico. Il risultato è un testo che accompagna il lettore dal microfono singolo all’orchestra sinfonica, passando per ensemble jazz, ambienti acusticamente complessi e produzioni multitraccia.
Un manuale che forma più che informare
Il punto di forza di Mic It! sta nel suo equilibrio tra precisione scientifica e chiarezza comunicativa. Ogni capitolo è costruito per sviluppare un pensiero critico sull’ascolto, fornendo strumenti per analizzare e decidere, non solo per imitare.
Anche le parti più tecniche – come la descrizione dei pattern stereofonici o le interazioni tra ambiente e microfoni – mantengono una leggibilità che rende il testo adatto tanto ai professionisti quanto agli studenti.
Corbett scrive con tono pacato, a tratti ironico, come chi sa che la teoria vale solo se sopravvive alla pratica. Il suo invito è a “sporcarsi le mani” con la realtà acustica, a sbagliare, correggere e ascoltare di nuovo.
Con i suoi esempi pratici, le spiegazioni chiare e le sezioni dedicate a ogni tipo di ripresa, Mic It! diventa uno strumento di lavoro quotidiano, ma anche un testo di riferimento per chi insegna o studia ingegneria del suono. La sua lettura permette di affinare non solo la tecnica, ma soprattutto l’orecchio, che rimane il vero strumento del fonico.
Che si lavori in uno studio professionale o in un home studio, le pagine di Corbett insegnano a pensare il suono prima di registrarlo, a ragionare sulle relazioni tra spazio, microfono e sorgente.
La seconda edizione italiana pubblicata da Volonté & Co. restituisce fedelmente lo spirito dell’autore e amplia il campo d’azione con aggiornamenti sulle tecnologie più attuali.
Per maggiori informazioni, potete consultare il sito ufficiale di Volonté & Co.














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