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Two Notes Captor rimescola le carte dei cabinet simulator

Dopo una serie di prodotti altamente performanti nell'ambito dell'emulazione cabinet in studio e live, dal popolo della torre Eiffel nasce un nuovo scatolotto che definire solo interessante sarebbe dire poco e niente.

Dopo una serie di prodotti altamente performanti nell’ambito dell’emulazione cabinet in studio e live, dal popolo della torre Eiffel nasce un nuovo scatolotto che definire solo interessante sarebbe dire poco e niente.

Il nuovo Captor è in pochissime parole un gestore di carico fittizio ma con un sacco di funzioni in più. A chi viene dalla vecchia scuola (come per esempio dai vecchi attenuatori THD, macchine fantastiche e costosissime) potrebbe risultare eccessivo in termini di funzionalità, ma dal design fino alla sua strutturazione sembra affacciarsi abbastanza alla filosofia del Plug’n’Play.

Two Notes Captor rimescola le carte dei cabinet simulator

Andiamo con ordine e vediamo di cosa stiamo parlando, in pochissime parole il Captor è:

  • Un attenuatore di Potenza
  • Una DI
  • Uno Speaker Emulator Analogico (Basato sul torpedo virtual Cabinet)

Sul lato dell’offerta sembra promettere veramente di tutto, un arma quasi definitiva per l’uso in casa, in studio e dulcis in fundo per il live.
Questa scatoletta di dimensioni non esagerate (175 x 126 x 62 mm) può gestire una potenza in uscita fino a 100 watt RMS e inoltre sono possibili diversi formati per la gestione delle varie uscite a 4,8 o16 ohm che differiscono il Captor nei modelli:

  • Captor 4
  • Captor 8
  • Captor 16

Nota di merito per la gestione del raffreddamento, la posizione della ventola e della ghiera per l’aria sembrano ottimali per permettere un areazione completa per una macchina sotto sforzo anche per diverse ore, lodevole l’ingegnerizzazione di Two Notes su questo punto, oltre al peso alquanto striminzito di circa 1kg.

Ma dove si trova il plus di questo prodotto?

Di attenuatori di potenza ne conosciamo abbastanza e di speaker emulator ne è pieno il mondo, quindi perchè noi dovremmo scegliere il Captor? Semplice, l’utilizzo del plugin dedicato della casa.

Two Notes Captor rimescola le carte dei cabinet simulator

Molto interessante è la possibilità di interfacciare il Captor con una scheda audio (tramite l’apposita uscita Line bilanciata) e utilizzare il plugin Wall of Sounds con tutte le emulazioni della casa francese, da poter usare fino a 16 emulazioni sulle Daw più famose e potenti sul mercato.
A mio avviso reputo questo un jolly di incredibile importanza soprattutto per chi spesso lavora in Home Studio e il problema dei volumi è sempre presente, quindi i miei complimenti vivissimi alla casa per questa scelta.

Per quanto riguarda invece il costo in corrente (che effettivamente serve solo ad’alimentare la DI e lo speaker emulator) siamo intorno ai 5 mA, non è molto, in linea con gli strumenti di questa tipologia.

Ora dopo aver visto l’offerta del prodotto, concentriamoci un po’ sull’hardware in se per sé.
Come design lo definirei abbastanza essenziale a un primo colpo d’occhio, non ha fronzoli di sorta che servono renderlo semplicemente bello da vedere, ha la sua essenzialità che fa fin troppo bene il suo lavoro.

Vediamo un pochino cosa offre. Sul frontale possiamo trovare:

  • Switch per la polarità
  • Switch per il Ground Lift
  • Switch per il Cabinet Simulator (se per chitarra, basso o spento)
  • Alimentazione della DI (Phantom power o da 9 a 24 volts)
  • Output DI bilanciato
  • Potenziometro dell’Output
Two Notes Captor rimescola le carte dei cabinet simulator

Sul retro invece:

  • Uscita per la cassa Full Power
  • Uscita per la cassa attenuta a -20 db
  • Input dell’amplificatore
  • Ventola di raffreddamento
Two Notes Captor rimescola le carte dei cabinet simulator

Non è complicatissimo e nemmeno il cablaggio sembra essere troppo complesso (lo schema rilasciato dalla casa madre è alquanto esplicativo a riguardo): il tutto si risolve in un massimo di tre cavi (amplificatore-Captor-Mixer-Cassa).

Two Notes Captor rimescola le carte dei cabinet simulator

Sarà interessante paragonarlo ad altre tipologie di prodotti che si affiancano allo stesso mondo (come la Hughes and Kettner Red Box 5 per esempio, fantastica per i suoni dirty, a mio parere un po’ meno per i puliti) oppure con un altro prodotto sempre di altissima fascia che è lo speaker emulator della Mesa Boogie molto performante seppur con un costo ben più oneroso della scelta tedesca.

Attualmente abbiamo con il Captor un prodotto ideale per l’home studio, per le possibilità (soprattutto software) che concede; la Francia ha detto benissimo la sua in questo mondo!

Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale.
I prodotti Two Notes sono distribuiti da Audio Distribution Group.