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Quando Stephen Hawking “cantò” per i Pink Floyd

Non faremo qui un banale elogio di una persona che certo non ha bisogno delle nostre parole per essere ricordato, ancor meno sfrutteremo una qualsiasi forma di "coccodrillo" per annunciarne la morte.

Stephen Hawking se n’è andato lasciandoci a noi un’eredità scientifica e umana realmente senza pari.
Noi di Musicoff ci occupiamo di musica e non di scienza, pertanto ciò che vogliamo portare all’attenzione di chi legge è una piccola curiosità che non tutti potrebbero conoscere. 

Nel 1994 esce l’album The Division Bell dei Pink Floyd, che contiene tra tante perle la canzone “Keep Talking”. Dopo una’intensa intro, sulla base ritmica in cui si innesta anche la chitarra di David Gilmour con le tipiche ripetizioni serrate del suo delay, proprio poco prima che inizi a cantare, si sente una voce parlare, sembra telefonica, quasi robotica.

Lo avrete già capito: è la “voce” di Stephen Hawking, tradotta da quel sintetizzatore vocale che lo aiutava a esprimersi dopo la triste perdita delle capacità fonatorie a causa di un intervento a metà degli anni ’80, derivato da una crisi per la sua grave malattia degenerativa.
La voce è tratta da un passaggio televisivo che Gilmour ha definito “il più potente discorso che ho mai sentito in una pubblicità in tv“. Il video originario verteva sul concetto che i più grandi successi del genere umano sono stati raggiunti attraverso il potere della comunicazione.

For millions of years, mankind lived just like the animals. Then something happened which unleashed the power of our imagination. We learned to talk and we learned to listen. Speech has allowed the communication of ideas, enabling human beings to work together to build the impossible. Mankind’s greatest achievements have come about by talking and its greatest failures by not talking. It doesn’t have to be like this. Our greatest hopes could become reality in the future. With the technology at our disposal, the possibilities are unbounded. All we need to do is make sure we keep talking.

Non sarà l’unica volta che i Pink Floyd useranno questo sample audio. Ritornerà infatti nell’ultimo album Endless River durante il brano “Talkin’ Wind“.