Dopo un’estate trascorsa sui palchi italiani insieme all’Orchestra Sinfonica di Sanremo per l’omaggio a Domenico Modugno Resta cu ‘mme, Peppe Voltarelli apre una nuova fase della sua intensa attività concertistica.
L’autore calabrese, da tempo riconosciuto come una delle voci più rappresentative della canzone in dialetto, sarà protagonista di tre date a Cape Town per il WOMAD South Africa, rassegna di respiro internazionale fondata da Peter Gabriel e considerata tra le più autorevoli vetrine mondiali della world music.
Al suo fianco ci sarà il violinista Luca Ciarla, compagno di viaggio in questo percorso che unisce linguaggi, dialetti e improvvisazione. Dopo il Sudafrica, Voltarelli approderà a Dubai con un concerto al The Fridge Warehouse, per poi rientrare in Italia con una tappa speciale a Roma, all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, dove saranno ospiti lo scrittore Franco Armino e l’artista Marina Comandini.
Il calendario delle date
- 26/09/2025 – WOMAD South Africa, Cape Town (con Luca Ciarla)
- 27/09/2025 – WOMAD South Africa, Cape Town (con Luca Ciarla)
- 28/09/2025 – WOMAD South Africa, Cape Town (con Luca Ciarla)
- 02/10/2025 – The Fridge Warehouse, Dubai (con Luca Ciarla)
- 10/12/2025 – Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, Roma (con Luca Ciarla, Franco Armino e Marina Comandini)
- 07/02/2026 – Teatro Salvini, Pieve di Teco, Imperia
L’album registrato a New York
Il fulcro di questo viaggio musicale è il disco “La grande corsa verso Lupionòpolis”, pubblicato da Visage Music e registrato a New York nello storico EastSide Sound da Marc Urselli, tre volte vincitore di Grammy Award e già al fianco di Lou Reed e Nick Cave.
La produzione artistica è firmata da Simone Giuliani, pianista e arrangiatore con base a Los Angeles, che ha lavorato con la London Symphony Orchestra e con Andrea Bocelli.
Il lavoro raccoglie dieci tracce: otto in dialetto calabrese, una in italiano e un valzer strumentale. Tra i musicisti coinvolti figurano Davin Hoff (contrabbasso), Jake Owen (chitarre), Stéphane San Juan (batteria), Mauro Refosco (percussioni), oltre alla partecipazione di Eleanor Norton (violoncello), Doug Wieselman (sassofono e clarinetto) e Amy Denio (voce).
A corredo, tre videoclip: Nun signu sulu mai, girato a Brooklyn da Giacomo Triglia; Au cinéma, diretto da Lele Nucera con la Scuola Cinematografica della Calabria; Spremuta di limone, firmato dal regista messicano Tony Gutierres e girato a L’Avana.
Il percorso artistico di Voltarelli
Cantante, autore, attore e scrittore, Peppe Voltarelli ha alle spalle oltre trent’anni di attività. Fondatore e voce de Il parto delle nuvole pesanti, è stato tre volte vincitore della Targa Tenco, ha realizzato colonne sonore, partecipato a progetti cinematografici e collaborato con artisti quali Claudio Lolli, Teresa De Sio, Carmen Consoli, Roy Paci e Silvio Rodríguez.
Le sue tournée lo hanno portato in 25 paesi, con pubblicazioni diffuse in Europa e nelle Americhe. Il nuovo album, già premiato al Premio Nilla Pizzi e al Premio Loano, conferma la sua centralità nella scena della canzone d’autore italiana in dialetto.
Luca Ciarla, compagno di viaggio
Accanto a lui, Luca Ciarla porta un violino capace di attraversare stili e continenti. Il musicista ha calcato i palchi di oltre 70 paesi, dal Montreal Jazz Festival al Melbourne Jazz Festival, passando per Hong Kong, Rio de Janeiro e Dubai. La sua scrittura fonde tradizione e sperimentazione, improvvisazione e rigore classico, in una cifra artistica che ha convinto pubblico e critica internazionale.
La collaborazione con Voltarelli diventa così un dialogo tra voce e corde, tra radici popolari e linguaggi globali.
Un tour tra Mediterraneo e mondo
Il nuovo viaggio di Voltarelli non è soltanto la presentazione di un disco, ma una ricerca costante di connessioni tra culture. Dal Sudafrica agli Emirati Arabi, fino al ritorno in Italia, la rotta seguita dall’artista calabrese conferma una traiettoria che unisce radici locali e prospettiva internazionale, mantenendo intatta la forza narrativa del dialetto e della canzone popolare.











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