Con grande probabilità il nome di Thomas Guiducci non risulterà nuovo ai lettori di queste pagine, il suo “The Heart & The Black Spider” aveva particolarmente impressionato ed infatti il sottoscritto ne aveva curato una entusiastica recensione uscita ad aprile 2013; oggi siamo nuovamente qui per parlare di Guiducci e dei B-Folk Guys in occasione della presentazione ufficiale di nuovo materiale.A distanza di due anni esce oggi il nuovo Ep autoprodotto di Thomas Guiducci & The B-Folk Guys, Junk-E Garage, due brani che la band torinese presenta come “diversi” da quanto mostrato e fatto ascoltare fino ad oggi. «Registrati in un garage, dal vivo, tra la prima e la terza take, senza che nessuno dei musicisti (a parte l’autore) li avesse sentiti prima…» così recita il comunicato stampa ufficiale, ed è indubbiamente una premessa quanto mai invitante all’ascolto.«Una sorta di esperimento socio-musicale che ha dato origine a due brani Folk-Psych-Garage-Rock-Blues (giusto per non farsi inquadrare in definizioni di genere)…» continua il presskit, e c’è da dire che una volta prestato orecchio alle tracce rese disponibili online, nessuna di queste parole è smentita dalla musica. “Poison” si snoda su sonorità scarne e acide, prettamente Lo-Fi, attraverso le quali il veleno del titolo raggiunge velocemente l’ascoltatore attirandolo senza più lasciarlo andare. Il lato B è invece “Gotta Go Fishin’“, che prosegue le sonorità della propria controparte senza perdere intensità o pathos.Entrambi i brani sono disponibili per il download tramite Bandcamp, si può inoltre effettuare un pre-order del 45 giri in vinile 7″ (edizione limitata 100 copie con copertina disegnata a mano) che sarà commercializzato a breve. Di seguito alleghiamo il video realizzato per il brano “Poison”, per chi invece non avesse letto la recensione di The Heart & The Black Spider consiglio la visione del seguente link.
![](https://www.musicoff.com/wp-content/uploads/2020/03/junky3.jpg)
Il nuovo EP di Thomas Guiducci
Con grande probabilità il nome di Thomas Guiducci non risulterà nuovo ai lettori di queste pagine, il suo "The Heart & The Black Spider" aveva particolarmente impressionato ed infatti il sottoscritto ne aveva curato una entusiastica recensione uscita ad aprile 2013; oggi siamo nuovamente qui per parlare di Guiduc
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