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Chi è che compra i dischi in Italia?

Chi è che compra i dischi in Italia? Che domanda sciocca potreste pensare, eppure i dati da poco pubblicati da FIMI identificano un panorama fatto da almeno due ben diverse categorie di ascoltatori.

Chi è che compra i dischi in Italia? Che domanda sciocca potreste pensare, eppure i dati da poco pubblicati da FIMI identificano un panorama fatto da almeno due ben diverse categorie di ascoltatori.

I dati diffusi raggruppano sotto 4 categorie i dischi fisici e i download/streaming, ma noi ci concentriamo oggi solo su due di queste, cioé quelle relative agli “Album” (fisici, digitali e streaming) e ai “Vinili“.
Prima di procedere, è interessante notare che anche FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), come altri enti di Paesi stranieri, non dà i numeri effettivi di vendita. È lecita la domanda se questo sia derivato da una semplificazione di comodo o dal non voler mostrare in chiaro un eventuale calo delle vendite, ma sospendiamo il giudizio non avendo per ora riferimenti, anche se da un ente di questo tipo ci aspetteremmo resoconti più dettagliati.
Ma d’altronde, non lo fa neanche l’americana Billboard, anche nel caso di questa realtà, la più famosa al mondo, abbiamo solo delle classifiche.

FIMI

Tornando, quindi, alle top charts 2018 italiane, è assolutamente visibile come tra le vendite generiche degli album e quelle dei dischi in vinile, in grandissima ripresa negli ultimi anni (tanto che un colosso come Technics ha da pochi giorni rilanciato al CES di Las Vegas tutta la sua gamma di giradischi storici), ci sia una differenza di tipologia di ascoltatori che più netta non potrebbe essere.

Per quanto riguarda gli album, troviamo in prima posizione il tormentone delle polemiche degli ultimi mesi Sfera Ebbasta, seguito dal vincitore di Amici di Maria De Filippi Irama e in terza posizione da Laura Pausini, l’artista più in alto dei “veterani” quali Jovanotti, Ramazzotti, Vasco, Giorgia e altri, in posizioni più indietro.
Abbiamo in quarta posizione il rapper Salmo e poi l’ultimo parto di X-Factor, i Maneskin, e tutta una serie di artisti che ben rappresentano il panorama offerto (e spesso anche prodotto) dai mass media, che si tratti di televisione, radio o altro.

Difficile districarsi tra i tantissimi “pseudonimo di“, comunque pare che Ed Sheeran, atteso la prossima estate al Firenze Rocks, sia l’unico straniero nella Top 30 (sono forse passati i tempi in cui i ragazzini imparavano l’inglese anche dai testi delle canzoni? NdR).

Gli album (fisici, download e streaming) più venduti del 2018

Gli album (fisici, download e streaming) più venduti del 2018 – Clicca per ingrandire

Passiamo quindi alla parte dedicata ai dischi in vinile.
Sembra che questo mondo sia affollato da persone che hanno già una certa età (o gusti “attempati” per quanto belli) e che quindi si rivolgono a certi gruppi storici, inossidabili, e ai loro masterpiece.
Primo posto in classifica, mi pare quasi scontato dirlo, è per The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, mastodontico lavoro del 1973. I Floyd, forti anche delle recenti e apprezzate rimasterizzazioni in vinile, appaiono poi anche in quarta posizione con un altro grande classico, il concept album del 1979 The Wall, e in sesta con Wish You Were Here.

La seconda posizione riporta il grunge alla ribalta con Nevermind dei Nirvana, tanto che fa strano trovare sul terzo podio il rapper italiano Noyz Narcos.
Ma Narcos è quasi solo soletto, gli fa compagnia solo il solito Sfera Ebbasta, che oramai è un po’ il “prezzemolo” della situazione in ognuna delle classifiche FIMI.

Per il resto abbiamo solo pietre miliari come Guns N’ Roses, Queen (ovviamente trasportati dall’enorme successo del film Bohemian Rhapsody), Bob Marley, Led Zeppelin, AC/DC, Michael Jackson, ecc…

Graditissima sorpresa trovare in sedicesima posizione l’album Maeba di Mina, 74° album in studio (!) di questa voce straordinaria che riesce sempre a piazzarsi in classifica (e meno male!) nonostante non faccia una massiccia promozione delle sue opere.
E ci fa piacere vedere che compare anche un po’ di Jazz, sebbene solo con il classico dei classici, Kind of Blue di Miles Davis.

I dischi in vinile più venduti del 2018 - Clicca per ingrandire

I dischi in vinile più venduti del 2018 – Clicca per ingrandire

A questo punto è doveroso fare le dovute riflessioni su un mondo discografico italiano che è sempre più diviso, cosa che ovviamente non sorprende nel caso dei vinili (i giovani hanno più dimestichezza con i loro smartphone che con le puntine ed è chiaro che si vendano più dischi storici che nuove release), ma che vede nelle restanti categorie sempre più l’assenza pressoché totale di una fetta di appassionati che vive al di fuori del mondo dei talent show o dei fenomeni del momento.
Da non sottovalutare ovviamente il peso dello streaming, pur non avendo noi sott’occhio i numeri reali possiamo comunque stimare che abbia un bel peso sulla bilancia.

A questo punto, dite la vostra Musicoffili!