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Blackmore su Satriani: troppo perfetto, preferisco il cuore

Si sa, Ritchie Blackmore è uno che non le manda a dire. Quando una cosa gliela chiedi (o anche se non gliela chiedi...) non spara a salve, fregandosene delle conseguenze. D'altronde è questo lo spirito del rock vecchia scuola, chi faceva scintille sui palchi ai suoi livelli certo non può essere mite come un agnellin

Si sa, Ritchie Blackmore è uno che non le manda a dire. Quando una cosa gliela chiedi (o anche se non gliela chiedi…) non spara a salve, fregandosene delle conseguenze. D’altronde è questo lo spirito del rock vecchia scuola, chi faceva scintille sui palchi ai suoi livelli certo non può essere mite come un agnellino. In più metteteci che per natura ha un caratterino…

L’ultima polemica sta montando dopo un’intervista sul suo canale YouTube che vi riproponiamo qui sotto, in cui parla dei suoi successori nei Deep Purple, cioé Joe Satriani e Steve Morse.
Ed ecco cosa dice di Satriani:

Joe Satriani è un chitarrista eccellente, ma non lo vedo mai alla ricerca delle note. Non lo sento mai suonare una nota sbagliata. Jimi Hendrix suonava note sbagliate perché era alla continua ricerca di nuove note… ‘Dove diavolo è la nota giusta?’… E quando la trovava, wow, era incredibile […] Se suoni sempre le note corrette c’è qualcosa che non va, non stai cercando nulla, ma questo non vuol dire che non sia un chitarrista brillante. Stessa cosa con Steve Morse“.

Penso che certe persone suonano dal cuore e altre persone giocano dalla testa, preferisco un musicista di cuore, preferisco qualcuno come Jeff Healey, che penso sia stato fantastico. […] Se sento qualcuno di tecnico che corre su e giù su una tastiera, posso sentirlo per un paio di minuti e poi comincio a annoiarmi e pensare ad altre cose come giocare a calcio o qualcosa del genere. Mi piace sentire qualcuno ricercare e raggiungere qualcosa. […] Joe Satriani è un chitarrista raffinato, quasi troppo raffinato, questo è ciò che mi preoccupa a volte, ma sono diverse attitudini per persone diverse, come diceva un mio nemico… Alcuni vivono nella musica di testa e hanno tecnica di testa; alcuni in quella di cuore e vivono dentro un blues“.

Personalmente faccio parte dei menestrelli e se ascolto qualcuno che suona un liuto mi commuove, non so perché, i chitarristi li trovo noiosi, io stesso mi trovo noioso. […] Penso che l’obiettivo principale sia smuovere le persone, far riflettere le persone nel loro cuore, personalmente non mi interessa fare appello ad altri musicisti, per me è più stimolante smuovere qualcuno che non sa nulla di musica, cosicché può dire: ‘Non so cosa stai facendo, ma sento che c’è qualcosa’. Questo per me è un complimento incredibile, al contrario di ‘Beh, hai appena corso su e giù per la tastiera, è meraviglioso, molto veloce’. Tutto ciò significa che mi sono allenato con la chitarra e non sto dicendo nulla, sto andando da A a B, ma non vedo nulla di ciò che è sulla strada“.