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Amazon chiude i magazzini ai dischi in vinile per il COVID-19

Amazon ha deciso che i dischi in vinile non avranno temporaneamente più spazio nei propri magazzini, a favore di beni di prima necessità per l'emergenza Coronavirus.

Siete appasionati di dischi in vinile e stamattina avete improvvisamente visto dei cambiamenti nelle vostre liste dei desideri su Amazon? I dischi in “pre-order” si sono ora trasformati in “non disponibili”? La spiegazione c’è e, benché ci sia ben altro a cui pensare, è bene che ne siate informati.

A causa dell’emergenza Coronavirus, che già ha causato il rinvio del Record Store Day da aprile a giugno, Amazon ha deciso di non tenere più in magazzino alcune merci non ritenute di prima necessità per fare maggiore spazio alle enormi richieste che invece sta ricevendo per beni quali disinfettanti, carta igienica, forniture mediche di vario tipo e altro.

Il colosso mondiale della vendita online parla di sospensione “temporanea“, attualmente ha dichiarato sole 3 settimane ma come tutti noi probabilmente non ha idea di quanto tempo dovrà realmente passare prima di tornare alla normalità. Chiaramente questa decisione è ben comprensibile, sia da un punto di vista di necessità umane, sia come logica commerciale.

Amazon continuerà a vendere tutti i dischi in vinile già disponibili nei suoi magazzini. Tuttavia, una volta che queste quantità saranno esaurite, gli appassionati del disco nero dovranno mettersi l’anima in pace per un po’. Alcuni venditori presenti sulla piattaforma potranno scegliere di vendere in maniera diretta, ma ovviamente i prezzi non saranno più gli stessi non avendo più a supporto l’infrastruttura di Amazon (l’interruzione degli ordini coinvolge sia marchi che vendono direttamente all’azienda, sia quelli di venditori terzi che offrono merci sul suo mercato).

Esempio di dischi di prossima uscita che da "pre-ordina" sono passati a "non disponbile"

Esempio di dischi di prossima uscita che da “pre-ordina” sono passati a “non disponibile”

Cari amici e amanti del vinile, dovrete quindi rivolgervi alla vostra collezione e magari riscoprire qualche album che non ascoltate da tempo, potrebbe essere la buona occasione di rinfrescarvi la memoria o, magari, tentare di dare una seconda possibilità a un disco che non vi aveva convinto al 100%. 
Ovviamente Amazon non è l’unico metodo di approvvigionamento da questo punto di vista, ma vista la chiusura dei negozi fisici, è sicuramente uno dei mezzi principalmente usati da chi acquista musica in questo formato (vuoi anche per le più facili politiche di reso…).
Restano comunque altri canali, a partire dai venditori privati, i gruppi facebook di maniaci del vinile, Ebay o il sempreverde Discogs (la più grande piattaforma al mondo per lo scambio e la catalogazione dei dischi), ecc.
Il tutto compatibilmente con i tempi di spedizione, sicuramente assai rallentati (la stessa Amazon oramai fatica moltissimo a garantire le famose consegne in 24 ore).

Magazzini Amazon

Photo by Scott Lewis – CC BY 2.0

Amazon ha dichiarato: “Stiamo assistendo a un aumento degli acquisti online e alcuni prodotti come quelli di base per la casa e le forniture mediche sono esauriti. Stiamo quindi dando temporaneamente priorità ai prodotti per l’igiene, alle forniture mediche e ad altri prodotti ad alta richiesta in arrivo nei nostri centri di smistamento, in modo da poter ricevere, rifornire e consegnare più rapidamente questi prodotti ai clienti. Per prodotti diversi da questi, abbiamo temporaneamente disabilitato la creazione di spedizioni. Ci rendiamo conto che questo è un cambiamento per i nostri partner di vendita e apprezziamo la loro comprensione nel dare temporaneamente priorità a questi prodotti per i clienti“.