;
HomeMusica e CulturaMusica & DirittoReddito di base per artisti: l’Irlanda pioniera con 325 euro a settimana

Reddito di base per artisti: l’Irlanda pioniera con 325 euro a settimana

Dal 2026 l’Irlanda offrirà un reddito di base permanente di 325 euro settimanali a 2.200 artisti, garantendo stabilità e libertà creativa.

Il programma, chiamato Basic Income for the Arts (BIA), ha l’obiettivo di ridurre la precarietà strutturale che caratterizza il lavoro creativo e offrire maggiore stabilità economica e libertà artistica.

Dal progetto sperimentale alla misura permanente

Il BIA non nasce dal nulla. Il programma è l’evoluzione di un progetto pilota triennale lanciato nel 2022, pensato per affrontare «l’instabilità finanziaria che colpisce molti operatori dell’arte».
Alla chiusura delle candidature, il 12 maggio 2022, circa 2.000 artisti e lavoratori creativi idonei sono stati selezionati in modo casuale e anonimo tramite un software di randomizzazione, garantendo una rappresentanza equilibrata di discipline e settori.
I risultati sono stati comunicati l’8 settembre 2022, e il programma è partito poco dopo, con una durata iniziale prevista di tre anni, poi estesa fino a febbraio 2026.

Il progetto pilota ha previsto anche la partecipazione di un gruppo di controllo composto da candidati idonei non selezionati per il sussidio. Anche questi ultimi hanno partecipato alle stesse attività di raccolta dati e questionari, ricevendo come compenso sei settimane di pagamento distribuite sui tre anni.
Questo ha permesso di confrontare in modo scientifico l’impatto del reddito di base su aspetti cruciali come il tempo dedicato alla produzione artistica, il benessere psicologico e la capacità di pianificare progetti a lungo termine.

I risultati: meno stress e più tempo per creare

I dati raccolti durante la sperimentazione hanno fornito elementi chiari al governo irlandese: la maggior parte dei partecipanti ha riportato una riduzione significativa dello stress economico, un aumento delle ore dedicate al lavoro creativo e una maggiore capacità di investire in formazione e attrezzature.

Questi risultati hanno convinto l’esecutivo a trasformare il BIA in una misura strutturale e a includerlo nella Legge di Bilancio 2026, ampliando la platea iniziale a 2.200 beneficiari, con la possibilità di estenderla ulteriormente se verranno allocate risorse aggiuntive.

«Presenterò al Governo un programma successivo con l’intenzione di integrare in modo permanente un reddito di base nel settore delle arti e della cultura», ha dichiarato il ministro della Cultura Patrick O’Donovan. «Questo schema è motivo d’invidia nel mondo, una grande conquista per l’Irlanda, e deve essere reso sostenibile e a prova di futuro» (Patrick O’Donovan).

Come funziona il nuovo schema

Il contributo settimanale di 325 euro sarà erogato su base mensile, sarà tassato in base alla situazione individuale e considerato come reddito da lavoro autonomo. I beneficiari dovranno quindi registrarsi come self-employed e versare l’imposta sul reddito (Schedule D), oltre a USC e PRSI di classe S, se dovuti.
Sarà inoltre possibile percepire altri redditi, che saranno cumulati ai fini fiscali.

Dal punto di vista sociale, i pagamenti del BIA saranno trattati come reddito da lavoro autonomo anche per le valutazioni relative ad altri sussidi e prestazioni sociali, e chi già riceve un supporto dal sistema di welfare dovrà informare il Department of Social Protection del cambiamento nella propria situazione economica.

Il nuovo schema permanente, annunciato nel quadro della Legge di Bilancio 2026, prevede che le nuove domande saranno aperte nel corso del 2026. I criteri di selezione saranno comunicati nei prossimi mesi e, come nel progetto pilota, la scelta dei beneficiari avverrà attraverso un processo casuale e anonimo, per garantire imparzialità e rappresentatività.

Un segnale forte per un settore in difficoltà

La decisione di stabilizzare il BIA arriva in un momento critico per l’ecosistema culturale irlandese. Negli ultimi due decenni il settore ha subito una contrazione drammatica: secondo un rapporto dell’organizzazione Give Us The Night, il numero di locali notturni è crollato dell’84% dal 2000, passando da 522 a soli 83.

In un contesto simile, il reddito di base non è soltanto un aiuto ai singoli artisti, ma rappresenta uno strumento strategico per rigenerare il tessuto creativo e culturale nazionale, favorendo nuove forme di produzione, sperimentazione e inclusione professionale.

Un laboratorio politico per l’Europa

Il caso irlandese potrebbe presto diventare un modello replicabile anche in altri Paesi europei, aprendo un dibattito sul riconoscimento strutturale del lavoro creativo come risorsa essenziale per la società. La scelta di sostituire bandi episodici e finanziamenti a progetto con un reddito stabile e indipendente segna un cambio di paradigma nel modo in cui lo Stato sostiene la cultura.

Se l’esperimento irlandese avrà successo, potrebbe tracciare la rotta per una nuova stagione di politiche culturali basate su continuità, dignità e sostenibilità.



MUSICOFF NETWORK

Musicoff Discord Community Musicoff Channel on YouTube Musicoff Channel on Facebook Musicoff Channel on Instagram Musicoff Channel on Twitter


🎉 BLACK FRIDAY: -30% SUI CORSI