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Intervista a Salvatore Russo

In occasione del Seminario di Salvatore Russo, tenutosi il 20 Dicembre 2003 presso Cittanova (RC), abbiamo realizzato un'intervista per tutti i MusicOffili. Ringraziamo Salvatore per la sua disponibilità e gentilezza. Vi proponiamo l'intera intervista in formato audio (circa 10 minuti!) e in formato solo tes

In occasione del Seminario di Salvatore Russo, tenutosi il 20 Dicembre 2003 presso Cittanova (RC), abbiamo realizzato un’intervista per tutti i MusicOffili. Ringraziamo Salvatore per la sua disponibilità e gentilezza. Vi proponiamo l’intera intervista in formato audio (circa 10 minuti!) e in formato solo testo, che potete leggere poche righe più giù. Ascolta l’intervista a Salvatore Russo (formato MP3 – 8,5 Mb)  MusicOff – Come come hai cominciato a suonare? Qual è stata la scintilla?

S. Russo – Ho cominciato a suonare per caso, perché lo facevano altri amici miei e ho visto che era un ottimo mezzo per stare con altre persone e comunicare

MusicOff – Cosa ne pensi della situazione musicale italiana ed internazione di questi anni?

S. Russo – Ci sono un sacco di grandi talenti però a volte è difficile trovare i cd di questi artisti, magari anche sconosciuti. Si possono trovare su internet, conoscere e scaricare qualche file audio ma alle volte è difficile reperire i loro cd. C’è un chitarrista acustico che mi piace molto, austriaco, Thomas Liebe di cui purtroppo non riesco mai a trovare nessun suo cd.

MusicOff – Come pensi si evolverà la scena musicale e chitarristica?

S. Russo – Il problema è che abbiamo esaurito più o meno tutte le formule possibili, come un pò è successo con il violino. Credo che adesso ci fermeremo un pò, faremo il punto della situazione tutti quanti noi chitarristi e alla fine tireremo fuori le somme.

MusicOff – Senti a proposito di nuove tecnologie, visto che da diversi anni a questa parte, l’hard disk recording è entrato prepotentemente nelle registrazioni, nell’arrangiamento ed in tutto quello che ne concerne, tu che ne pensi di questa situazione?

S. Russo – Va bene, ma sono dei marchingegni un pò pericolosi, delle armi a doppio taglio. L’aspetto creativo è la cosa più bella che puoi avere dall’hard disk recording, però il fatto di registrare tanti overdub, tante parti brevi di 30 secondi-21 minuto non vuol dire che uno sia bravo. Un musicista va giudicato come suona dal vivo, in un disco intero, come improvvisa… è una maniera per aggirare alcuni ostacoli, per non affrontarli ma girargli attorno.

MusicOff – Lavori in corso o appena usciti?

S. Russo – È appena uscita la ristampa del mio primo cd e adesso sto registrando alcuni brani per un disco che faremo io e William Stravato. Avevo intenzione di fare anche un video didattico ma preferisco aspettare perchè preferisco privilegiare i progetti artistici. Per cui adesso faccio questo disco e poi, felice e contento, mi metterò a fare anche un video didattico. È già tutto pronto, devo soltanto registrarlo.

MusicOff – Che strumentazione hai usato per registrare questo disco?

S. Russo – Il disco l’ho registrato cinque anni fa, è uscito tre anni fa e l’ho ristampato adesso, quindi è un disco abbastanza vecchio. L’ho registrato con un Peavey Wolfgang ed un amplificatore 5150 e si sente, ascoltando il disco, quel tipico suono.

MusicOff – Per quanto riguarda gli amplificatori, ultimamente ne sta uscendo una quantità spropositata con simulatori, modelli fisici ecc… Cosa ne pensi?

S. Russo – Io sono legato molto alle valvole, a quegli amplificatori che non passano di moda. Perché, per dire, se adesso mi comprassi un modello fisico fra due anni diventerebbe obsoleto. Francamente vedo la chitarra e l’amplificatore come qualcosa “per sempre”.

MusicOff – Visto che sei un un insegnante di vecchia data, raccontaci come hai cominciato ad insegnare oltre che a suonare.

S. Russo – Ho cominciato ad insegnare più che altro perché non c’erano altri che lo facevano. Quando ho cominciato ad insegnare io, come all’UM a Roma, quando avevo circa 21 anni, non c’era una grande proposta di chitarristi rock per cui ho sentito il dovere di farlo. Non ero molto preparato all’epoca come insegnante però insegnando ho imparato anche ad insegnare.

MusicOff – Il mercato musicale odierno deve necessariamente passare per due sigle: Enpals e Siae. Cosa pensi a riguardo?

S. Russo – Io penso che la siae sia una cosa molto giusta. L’enpals è giustissimo. Il problema è che non abbiamo un sindacato. Queste due cose vanno bene ma senza sindacato forse non servono a niente. È giusto pagare l’enpals, i contributi, i diritti d’autore sono giusti ma se non c’è un sindacato che ci tutela per quanto riguarda il nostro corrispettivo economico come facciamo?

MusicOff – MusicOff è una comunità online per musicisti ed un numero veramente ingente di questi partecipa attivamente alla vita della community. Prima di tutto cosa ne pensi di un progetto come questo e poi qual è la tua idea del mondo di internet relazionato al campo della musica.

S. Russo – Io penso che internet è una figata! Sicuramente MusicOff è il sito più autorevole perché ha la responsabilità di occuparsi non solo della chitarra ma di tanti aspetti della musica. È chiaro che un sito prettamente chitarristico può avere un periodo di moda ma può non durare nel tempo se non è supportato in maniera adeguata. L’importante è che quando si fanno questi siti non si cerchi di sostituire quello che magari è il materiale cartaceo. Sono due cose diverse. Io vedo il telegiornale, ma voglio avere a disposizione anche il quotidiano per sentire un altro modo di porre le informazioni. Non mi piacciono i siti internet che cercano di sotituirsi interamente al materiale didattico. Ultimamente ho visto un sito internet americano dove ti iscrivi, come in una sorta di accademia, pagando, e scarichi le lezioni in videoclip via adsl. Adesso ci sarà anche Greg Howe a fare qualche lezione.

MusicOff – Cosa puoi consigliare a qualcuno che comincia a suonare per il piacere di farlo, però magari ha l’ambizione, non di diventare necessariamente famoso, però di diventare veramente in gamba a suonare?

S. Russo – Mah, credo che in Italia ci sia tanto bisgogno di professionisti, perché l’Italia è un paese di semiprofessionisti, cioè di gente che fa un lavoro e poi ne fa un altro. Invece secondo me c’è bisogno di musicisti che facciano propio il loro mestiere. Per iniziare invece a suonare senza pretese l’importante è divertirsi.

MusicOff – Lancia un saluto ai MusicOffili per terminare questa intervista!

S. Russo – È un piacere per me essere ospite di MusicOff e di Gianluca Russo, un grande talento calabrese che ha organizzato questo evento. Buon Natale a tutti!