Nei nostri studi accogliamo un personaggio che da anni naviga tra due mondi: quello della musica e dei suoni e quello dell’hardware di ultima generazione.
Giovanni Zucchi è la mente dietro Project Lead, brand italiano produttore di workstation silenziose e potenti che non a caso sono anche sotto le mani dei tecnici di Sanremo da ben 13 edizioni.
Ma Giovanni non è solo questo, è anche l’artefice del Gio’s Project, un laboratorio creativo che mescola svariati generi musicali senza filtri.
Zucchi suona il piano con un tocco che tradisce gli anni passati al Conservatorio Verdi di Milano, tuttavia durante l’intervista racconta come un concerto dei Weather Report negli anni ’80 gli abbia aperto gli occhi su un approccio più “ludico” alla musica, lontano dal rigore accademico.
Quel sorriso tra i musicisti sul palco? Per lui, formatosi tra Bach e Rachmaninoff, è stato uno shock culturale che ha innescato tutto. E poi c’è il capitolo Cirque du Soleil, dove ha dovuto assemblare workstation per due mesi al Madison Square Garden: lì ha capito che la vera magia nasce dalla contaminazione, non dalla fusion preconfezionata.
L’intervista scava nel suo Gio’s Project 2.0, un ritorno all’analogico con partiture scritte a mano, microfoni vintage e amplificatori roventi, in controtendenza con l’era delle librerie virtuali. Zucchi parla di pazienza infinita: anni di test, compressori nuovi da provare, musicisti che si avvicendano. E qui emerge il suo lato umano: lo studio casalingo, amici da tutto il mondo coinvolti in jam session improvvisate, una collezione di preamp per catturare l’essenza di ogni artista senza snaturarla.
Non mancano aneddoti su superstar come Chris Coleman, che firma la batteria su “Synergy“m o Mark Lettieri degli Snarky Puppy, Sharai Reid (ex Aretha Franklin) e la “sorellina” Angie Brown, con cui divide 25 anni di risate in studio e istinto puro sulle melodie. Angie ha mandato un video messaggio commovente: “Gio è il fratello maggiore che non sapevo di avere, unisce talenti e li fa brillare“ . Per Zucchi la musica è famiglia, rispetto reciproco, vita quotidiana condivisa.
E poi il dualismo con Project Lead: dall’altra parte della strada, ci sono hardware estremi testati sul campo con Gio’s Project e chip in anteprima. Come bilancia il caos tech con l’anima acustica? Testando sempre, dice, senza fidarsi degli hype sui social. Un consiglio ai giovani? Gavetta senza fretta.
Buona visione!









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