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Ciro Manna: un musicista italiano

Ciao MusicOffili! In questa intervista siamo lieti di presentarvi un eccezionale musicista italiano che abbiamo avuto la fortuna di incontrare (ed ascoltare) in occasione del live di Andy Timmons al Lapsus di Torino lo scorso novembre. Durante quest’ultimo tour italiano, infatti, la Andy Timmons Band ha avuto come op

Ciao MusicOffili! In questa intervista siamo lieti di presentarvi un eccezionale musicista italiano che abbiamo avuto la fortuna di incontrare (ed ascoltare) in occasione del live di Andy Timmons al Lapsus di Torino lo scorso novembre. Durante quest’ultimo tour italiano, infatti, la Andy Timmons Band ha avuto come opener un trio di altrettanto valore capitanato dal pregevole chitarrista Ciro Manna.Classe 1981, Ciro inizia a suonare la chitarra classica più o meno all’età di quindici anni, dedicando da subito tempo e cuore alla passione musicale.
Si forma successivamente all’Università della Musica di Roma, partecipando anche a importanti seminari con personaggi come Mike Stern, Carl Verheyen, Guthrie Govan e lo stesso Andy Timmons. 
La classe c’è ed è davvero tanta e il concerto cui abbiamo potuto assistere a Torino lo ha confermato in pieno; Ciro, con la sua band (Marco Galiero al basso, Antonio Muto alla batteria), si destreggia facilmente tra blues, jazz e tanto groove funk, con una naturalezza ed un tiro mozzafiato.
Il disco di debutto risale al 2007 ed è intitolato “Feel‘n’groove”, di cui a breve avremo il piacere di realizzare una recensione sulle nostre pagine. In questo album sono racchiuse tutte le fondamenta dello spirito chitarristico di Ciro, tante sono le influenze evidenti, ma, in particolare, l’amore per George Benson è smisurato.
L’anima jazz si respira in quasi tutti i brani che però non hanno vera collocazione sotto un’unica etichetta musicale, ma cercano di dare libertà a tutte le sfumature della personalità di Manna, che passa allo stesso modo con disinvoltura dal blues moderno, al rock, alla fusion, al funk e altri generi, che come lui stesso afferma, non sono altro che nomi per identificare i tanti “colori” della musica.Dal vivo come su disco, la voce è una sola, quella della chitarra, che piange, urla e canta ogni nota come fosse l’ultima, senza riserve e senza timori.
È impossibile non percepire quanta qualità ci sia nella musica di Ciro e i grandi progetti che l’hanno visto protagonista di recente ne sono la prova.
Diverse collaborazioni televisive lo vedono protagonista, come ad esempio quella per il programma RAI “Mettiamoci all’opera” con la direzione del maestro Campagnoli, oppure “Attenti a quei due” con il maestro Palatresi.
La grande novità sta però nel disco in arrivo, speriamo davvero presto. Paul Gilbert, Andy Timmons, Simon Phillips, Leland Sklar, Guthrie Govan sono solo alcuni dei nomi che ascolteremo duettare con Ciro in un cd che si prospetta essere davvero emozionante. Lo stesso Andy Timmons ha speso con noi molte parole di elogio per un musicista che è sicuramente sulla strada per diventare uno dei grandi vanti della chitarra italiana.
Infine, ma non per ultimo, nella nostra esperienza Ciro si è dimostrato una persona di enorme talento ma allo stesso modo sempre gentile e disponibile, oltre che di grande simpatia, come solo un grande musicista sa essere.Sicuramente uno degli incontri più inattesi e piacevoli che il nostro lavoro ci abbia portato a fare sinora, senza dubbio uno dei pochi chitarristi capaci di tenere banco a Mr. Andy Timmons, anche quando viene chiamato sul palco per una Jam dal finale scoppiettante e in perfetta sintonia col grande artista americano.
Dopo tante parole, non ci resta quindi che lasciarvi alla diretta conoscenza di Ciro Manna con l’intervista realizzata poco prima della sua performance al Lapsus di Torino, come al solito in compagnia del nostro Francesco Sicheri.