Nel pieno della stagione delle grandi reunion – dalle attese per gli Oasis ai ritorni di realtà italiane come La Crus e CCCP – Saverio Lanza sceglie una direzione personale: ritrovarsi con sé stesso.
Dopo anni trascorsi accanto a protagonisti della scena italiana, il compositore, produttore e direttore d’orchestra annuncia Reunion, disponibile da oggi in pre-save e in uscita il 26 settembre per Freecom in collaborazione con Futurecords.
Un mosaico di linguaggi
Il disco segna il terzo capitolo solista nella carriera di Lanza e nasce dal bisogno di connettere le diverse anime del suo percorso: musica, arti visive, improvvisazione. Le dieci tracce si muovono senza vincoli di genere, accogliendo stili lontani tra loro ma uniti da una comune tensione esplorativa. L’artista stesso definisce l’album come “l’acqua di un fiume che rallenta per diventare lago, e poi proseguire” (Saverio Lanza).
Le collaborazioni
Tra le voci ospiti compaiono due interpreti d’eccezione. Cristina Donà, con la quale Lanza ha condiviso anni di lavoro e un Premio Tenco nel 2015, presta la sua vocalità a Altissimus. Monica Demuru, attrice e cantante dal percorso trasversale, apre Benedictus con un’improvvisazione che intreccia lingue e timbri, dando corpo a un brano dedicato al padre del musicista.
I brani
L’album si apre con “Rex Cælestis”, una sorta di decollo corale che introduce il viaggio. In “James Webb” lo sguardo si rivolge al cosmo e al telescopio che porta questo nome, simbolo di una ricerca senza tempo.
“Hypatia” rende omaggio alla filosofa greca, figura di libertà intellettuale e martire della conoscenza, evocata attraverso improvvisazioni corali che irrompono nella liturgia.
Con “Uomo sapiens”, Lanza riflette sul predominio maschile nella storia, immaginando un futuro più equilibrato e aperto alla voce femminile.
In “Benedictus”, nato da un progetto corale in una basilica fiorentina, la musica si fa preghiera personale e familiare. “Altissimus”, con la voce di Cristina Donà, sottolinea il gesto universale di rivolgere lo sguardo verso l’alto in cerca di risposte.
“Storie di un pavimento” raccoglie frammenti immaginari e visioni quotidiane, tra infanzia e sogno, in un dialogo interiore sospeso tra realtà e allucinazione.
“Una montagna di rifiuti” mette al centro ciò che scartiamo e che ritorna, se non sappiamo trasformarlo.
In “E niente mai potrà distrarci” tutto converge in un istante perfettamente sincronizzato, dove armonia e presente coincidono.
A chiudere, “L’eco di un’epoca”, costruita intorno a una registrazione familiare, che diventa materia viva per un brano di memoria e intimità.
Uno sguardo sulla carriera
Diplomato al Conservatorio di Firenze, Lanza ha lavorato come autore, produttore e direttore d’orchestra tra canzone d’autore e musica di ricerca. Ha collaborato con Cristina Donà, PGR, Ginevra Di Marco, Piero Pelù, Bugo, Irene Grandi & Stefano Bollani, fino a Vasco Rossi e Biagio Antonacci.
Con il fratello Marco ha creato il progetto Pastis, vincitore del Premio Ciampi e presentato a New York.
Come solista aveva pubblicato due album, Ce l’hai una sigaretta? (2003) e Madrelingua (2007). Con Reunion torna a definire un punto di partenza, fissando in musica frammenti che parlano tanto di sé quanto del nostro tempo.












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