;
HomeMusica e CulturaDischi & LibriEnrico Pieranunzi ci delizia con “The Ecstasy of Gold”: quando il jazz incontra Morricone

Enrico Pieranunzi ci delizia con “The Ecstasy of Gold”: quando il jazz incontra Morricone

Pieranunzi firma una personale rilettura di “The Ecstasy of Gold”, trasformando il classico di Morricone in un racconto pianistico intimo.

C’è qualcosa di profondamente simbolico nel fatto che un pianista come Enrico Pieranunzi, figura cardine del jazz europeo, abbia deciso di misurarsi con un brano che appartiene all’immaginario collettivo quanto pochi altri.

La sua versione di “The Ecstasy of Gold”, pubblicata il 7 novembre da Creazioni Artistiche Musicali C.A.M. Srl, non è una semplice rilettura: è un attraversamento rispettoso, quasi una conversazione tra due mondi che si sono sempre sfiorati senza toccarsi davvero.

Pieranunzi non ha certo bisogno di presentazioni. Le sue oltre 70 incisioni, le collaborazioni con leggende come Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian e Charlie Haden, i premi accumulati in quarant’anni di carriera lo rendono una delle voci più autorevoli del pianoforte contemporaneo.
Non è un caso che Joachim-Ernst Berendt e Günther Huesmann lo abbiano definito nel loro The Jazz Book come “uno dei pochissimi musicisti europei con tale sensibilità ritmica e raffinatezza armonica”. Una definizione che non ha perso un grammo di attualità.

Un classico del cinema che continua a rigenerarsi

Il brano originale, composto da Ennio Morricone per Il buono, il brutto, il cattivo nel 1966, accompagna la celebre corsa di Tuco nel cimitero. È un tema costruito sulla tensione, sulla sospensione, sul movimento perpetuo, con la voce eterea di Edda Dell’Orso a guidare un crescendo diventato iconico.

Nel tempo, “The Ecstasy of Gold” ha attraversato i contesti più diversi: dai live dei Metallica alle sigle radiofoniche, dalle performance sinfoniche ai campionamenti hip-hop. Una vitalità che conferma quanto Morricone abbia inciso nella cultura pop globale.

Pieranunzi e la sfida dell’essenzialità

La lettura di Pieranunzi lavora su un paradosso affascinante: priva il brano di orchestra, coro e impatto cinematografico, ma riesce comunque a conservarne il respiro epico. Il pianoforte diventa un campo aperto, una lente che ingrandisce ciò che, nell’originale, scorre in mezzo a mille dettagli. Allo stesso tempo il tema principale si mischia nelle onde del vorticoso playing del pianista italiano, creando un movimento continuo, un vortice in cui è piacevole farsi risucchiare.

Non sorprende leggere, tra le tante testimonianze dedicate al pianista, la frase di Nat Hentoff, che nel 1990 scriveva: “La sua musica canta”.

Un omaggio che diventa racconto

Pieranunzi non si limita a omaggiare Morricone: costruisce una sorta di ponte culturale, una linea che unisce la tradizione jazzistica europea a un linguaggio orchestrale che ha influenzato generazioni di musicisti (e non). Non è un caso che Pieranunzi, da sempre appassionato di cinema, abbia composto lui stesso brani diventati standard adottati da artisti di tutto il mondo. In questo senso, “The Ecstasy of Gold” suonata da lui assume un valore duplice: è un tributo e al tempo stesso un autoritratto.

La storia personale dell’artista, dalle collaborazioni con Paul Motian negli anni ’80 ai concerti al Village Vanguard di New York (un traguardo che pochissimi europei hanno raggiunto), è qui testimoniata da ogni nota, che sembra posizionata con un equilibrio che solo l’esperienza pluridecennale e internazionale può dare.

L’eredità condivisa

È interessante notare come il brano di Morricone sia sempre stato un magnete per musicisti di ogni estrazione. Dai Ramones a Yo-Yo Ma, la melodia ha assunto significati diversi a seconda delle mani che la interpretavano. Pieranunzi aggiunge ora un capitolo nuovo, più intimo, ma non meno potente.

La sua versione dimostra che un grande tema può continuare a parlare anche quando cambia voce. E che il jazz, quando si intreccia con la memoria collettiva, è in grado di rivelare sfumature che altrimenti resterebbero nascoste. Una sorta di “oro” musicale che continua a brillare, anche senza bisogno di corse frenetiche nel deserto.



MUSICOFF NETWORK

Musicoff Discord Community Musicoff Channel on YouTube Musicoff Channel on Facebook Musicoff Channel on Instagram Musicoff Channel on Twitter


🎉 BLACK FRIDAY: -30% SUI CORSI