HomeMusica e CulturaArtisti - PerformanceFrank Sinatra, l’unico vero “The Voice”

Frank Sinatra, l’unico vero “The Voice”

Non c'è davvero un modo valido di riassumere in poche righe tutto ciò che la voce di Frank Sinatra ha dato alla musica nel corso della sua fortunata carriera.

Non c’è davvero un modo valido di riassumere in poche righe tutto ciò che la voce di Frank Sinatra ha dato alla musica nel corso della sua fortunata carriera.

Nato il 12 dicembre 1915, la sua vita potrebbe essere la trama di uno o più film. Uno che “si è fatto da solo”, che si è fatto le ossa non smettendo mai di perfezionarsi. Dotato di un canto per il quale è il solo che possa meritare il vero appellativo “The Voice” nonostante molti cerchino di imitarlo, fallendo miseramente.

Nelle sin troppe leggende che circolano sul suo conto, cui nei casi più estremi si continua a dar credito al pari del Bigfoot e del mostro delle nevi, preferiamo ricordarlo ospite del nostro paese, la prima volta nel 1944 in pieno secondo conflitto mondiale. Fu ospite di uno degli spettacoli che il governo americano ha sempre amato portare alle sue truppe dispiegate all’estero, per alleviare i drammatici momenti di guerra.
In quegli anni il Foro Italico si chiamava ancora Foro Mussolini e per Frank, figlio di genitori di origini italiane, fu una sorta di ritorno alle radici familiari.
Un Paese da cui il padre siciliano, si racconta, fu costretto a scappare per un delitto d’onore. Forse un’altra storia dietro il mito? Per fortuna, Frank ebbe tutt’altra idea di “carriera”.

Sarebbe tornato poi in Italia varie volte, nel ’62 a Milano con il sestetto di Bill Miller e poi negli anni ’80 e ’90 per svariati concerti.

The Voice, Frankie, Ol’ Blue Eyes, quanti soprannomi. Uno sguardo magnetico, una maniacale cura per la perfezione. Uno di quei grandi, veri, della musica di cui si raccontano ovunque i “buona la prima” in studio, un po’ come per la nostrana Mina, il primo corrispettivo femminile che ci viene in mente per quanto riguarda i nostri confini.

150 milioni di dischi venduti, ma sono solo uno dei suoi record. Grazie alla sua voce, piena, potente, ma allo stesso tempo calda e vellutata. Perfetta in basso e in alto.
Abbiamo scelto una live performance del suo cavallo di battaglia “My Way“, nella quale ci dà solo uno degli innumerevoli saggi della sua abilità vocale.