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Vandenberg, ritorno al passato

A più di trent'anni di distanza dalla storica militanza nei Whitesnake, il chitarrista olandese rilancia la formazione delle origini con una lineup importante.

A più di trent’anni di distanza dalla storica militanza nei Whitesnake, il chitarrista olandese rilancia la formazione delle origini con una lineup importante.

Non è l’unico axeman partito dall’Olanda per raggiungere il successo, e neanche il più famoso, ma il nome di Adrian Vandenberg è inciso nella storia dell’Hard Rock grazie a quella decade abbondante passata accanto a Coverdale in una delle tante incarnazioni del Serpente Bianco.

Vandenberg, ritorno al passato

Adrian Vandenberg e Ronnie Romero

Dalla metà degli anni novanta in poi la sua carriera ha attraversato varie fasi e altre band come Manic Eden e i recenti Vandenberg’s Moonkings, ma l’album Vandenberg 2020 – in uscita nella tarda primavera – punta direttamente a ravvivare la scintilla degli esordi.

Accanto a lui nell’album un altro ex-Whitesnake, il bassista Rudy Sarzo, assieme al potente batterista Brian Tichy (Slash, Ozzy Osbourne, Foreigner) e alla voce graffiante di Ronnie Romero, già protagonista nei Rainbow di Ritchie Blackmore nel 2016.

La produzione è affidata a un altro personaggio chiave, Bob Marlette, con un curriculum che  comprende lavori con Alice Cooper e Black Sabbath.
Il primo video promo dell’album è una nuova versione di “Burning Heart”, hit dei Vandenberg nei primi anni ottanta.