Dopo quasi tre decenni di militanza, Matt Cameron ha ufficialmente lasciato i Pearl Jam, ponendo fine a uno dei sodalizi più longevi e solidi della scena rock contemporanea.
L’annuncio, pubblicato il 7 luglio attraverso un post sui social, ha immediatamente innescato un’ondata di reazioni cariche di affetto, riconoscenza e – inevitabilmente – commozione (e qualche nervosismo…).
“Un viaggio incredibile”
Con parole misurate ma dense di significato, Cameron ha salutato così la band:
“Dopo 27 fantastici anni, sono sceso per l’ultima volta dalla pedana della batteria come membro dei Pearl Jam… È stato un viaggio incredibile. Vi darò ulteriori aggiornamenti. Grazie a tutti dal profondo del mio cuore.”
Entrato ufficialmente nel gruppo nel 1998, dopo la chiusura del primo ciclo dei Soundgarden, Cameron ha impresso la propria firma ritmica in ogni disco dei Pearl Jam da Binaural (2000) fino all’ultimo Dark Matter (2024), contribuendo in modo decisivo all’identità musicale della band.
Il saluto dei Pearl Jam
Non meno sentito il comunicato degli altri membri del gruppo, che hanno voluto rendere omaggio a un amico prima ancora che a un collega:
“Matt Cameron è stato una forza unica e autentica come musicista e batterista… Gli auguriamo tutto il meglio. Ci mancherà molto e sarà per sempre un nostro amico nell’arte e nella musica. Ti vogliamo bene, Matt.”
La band ha sottolineato anche il legame con Cameron ancor prima del suo ingresso ufficiale, ricordando i contributi alle prime demo del 1990 e l’ammirazione già presente ai tempi degli Skin Yard e soprattutto dei Soundgarden.
Abruzzese e Krusen e l’autocandidatura (con stile?)
Due delle figure più iconiche tra gli ex batteristi dei Pearl Jam hanno reagito pubblicamente all’addio di Cameron.
Dave Krusen, primissimo batterista della band e presente su Ten, ha parlato con profonda stima durante un’intervista a KISW Seattle:
“L’ho sempre amato, fin dai tempi dei Soundgarden… Matt ha dato tantissimo alla band.”
Krusen ha anche lasciato la porta socchiusa a un possibile ritorno sul palco con la band, pur specificando di non essere stato contattato.
Dave Abbruzzese, protagonista dell’epoca Vs. e Vitalogy, ha condiviso un lungo post, lodando Cameron come “uno dei migliori batteristi al mondo”, capace di coniugare talento e umanità. Ha ricordato con emozione i momenti condivisi e ha voluto anche chiarire le proprie frizioni storiche con la band, legate più al management che ai singoli membri.
“Potrei dare un grande contributo se davvero mi chiamassero, ma purtroppo non credo che succederà.” dice Abruzzese.
Una scena in subbuglio
L’uscita di Cameron arriva in un momento particolarmente instabile per la scena rock: negli ultimi mesi, Zak Starkey è stato allontanato dagli Who, Josh Freese ha lasciato i Foo Fighters e Frank Ferrer è stato escluso dai Guns N’ Roses.
Uno scenario che sta alimentando speculazioni anche sul possibile successore di Cameron, con nomi come lo stesso Freese in cima alla lista dei desideri dei fan.
E adesso?
Il futuro della band resta aperto, ma è certo che la sostituzione di Cameron non sarà una semplice operazione tecnica. Si tratta di colmare un vuoto lasciato da un membro che, per molti fan, era diventato parte fondante dell’identità sonora e umana del gruppo.
Quanto a Cameron, resta da vedere quale sarà il prossimo capitolo della sua carriera. Con un tale curriculum, è difficile immaginare che resti lontano dalla musica per molto.









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