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Improvvisazione, il biglietto da visita per chi suona Jazz

Sono tantissimi i musicisti preparati nell'esecuzione, nella tecnica, nella lettura, ma non tutti sono capaci di saper catturare a lungo l'attenzione di chi ascolta durante la propria improvvisazione. Questo dipende dalla "proprietà di linguaggio" musicale di ognuno.

Sono tantissimi i musicisti preparati nell’esecuzione, nella tecnica, nella lettura, ma non tutti sono capaci di saper catturare a lungo l’attenzione di chi ascolta durante la propria improvvisazione. Questo dipende dalla “proprietà di linguaggio” musicale di ognuno.

Ho sempre cercato di affrontare lo studio dell’improvvisazione come se dovessi comporre una nuova melodia, piuttosto che fare “gestire” il mio solo dai pattern ritmici, dai modi, dalle scale be-bop, etc. Non sto dicendo ovviamente che si possono disconoscere, piuttosto dopo averli imparati dovrebbero essere messi a servizio della costruzione di una nuova melodia interessante.

Nella precedente lezione ho proposto una mia semplice composizione didattica (Sunday Morning) spiegando l’importanza non solo della buona lettura di un brano, ma anche del necessario approfondimento attraverso l’analisi melodica e armonica dello stesso.

In questa lezione questa volta vorrei fare un altro esempio su quanto detto nella lezione precedente attraverso l’esecuzione, l’analisi, la composizione – improvvisazione di un famoso standard jazz: Blues Bossa di Kenny Dorham (Fairfield, 30 agosto 1924 – New York, 5 dicembre 1972), che è stato un trombettista, cantante e compositore statunitense.

Dopo avere eseguito il brano, propongo di fare un’accurata analisi melodica ed armonica. Hai fatto in modo dettagliato l’analisi melodica ed armonica?
Bene, allora possiamo proseguire.

Lo studio degli standard, mi ha portato ad elaborare tante melodie che nel tempo ho deciso di trascrivere. Queste melodie non sono altro che il risultato di ore di studio alla ricerca di una improvvisazione che possa essere cantabile, che possa essere riprodotta anche da una voce, da un strumento a fiato, e che non sia soltanto il risultato di un virtuosismo tecnico sullo strumento, ma piuttosto di una ricerca che privilegi l’aspetto melodico.

Improvvisando su questo brano di Dorham, è nata una mia composizione “A Night in Fauglia” che sottopongo qui di seguito e che suggerisco di analizzare melodicamente.

Si può notare che ho aggiunto un pedale introduttivo con l’accordo di dominante della tonalità, ho mantenuto la stessa struttura armonica dello standard Blue Bossa, ma ho composto una mia melodia.
A mio parere, questa pratica di studio, analisi, improvvisazione se applicata a molti standard progressivamente sempre più difficili, permetteranno di crescere nella capacità di comporre estemporaneamente, fino a quando non si avrà più la necessità di trascrivere le proprie melodie sul pentagramma, ma si avrà raggiunto la capacità di trasferire le proprie idee immediatamente sullo strumento in tempo reale.

La musica è una linguaggio non bisogna dimenticarlo, è come studiare una lingua straniera. Chiunque è capace di dire in inglese “What’s your name?
Ma non tutti possono intrattenere una lunga conversazione, se non hanno dedicato molto tempo allo studio, all’ascolto, alla pronuncia della lingua in cui devono parlare.

Nello stesso modo non è sufficiente suonare una pentatonica, conoscere tanti accordi dal sound jazz, essere tecnicamente preparati per essere degli ottimi improvvisatori. Per imparare ad improvvisare bisogna aver dedicato molto tempo allo studio, all’ascolto, alla pronuncia, tutto questo si ottiene analizzando, eseguendo, improvvisando le composizioni (gli standard) dei grandi musicisti di jazz.
Tutto questo per anni e anni.

Non bisogna avere fretta! Alcuni allievi arrivano ai miei corsi di jazz credendo di poter imparare in due mesi di lezione delle “formule magiche” per diventare subito degli ottimi improvvisatori.
Ci vuole tempo, tanto tempo…

Sintetizzo in pochi punti quanto sto cercando di dire in questa mia lezione.

Promemoria di studio:

1) Scegli uno Standard Jazz
2) Ascolto l’audio dello standard
3) Esegui l’analisi melodica e armonica dello standard
4) Esecuzione pratica dello standard
5) Improvvisazione sullo standard
6) Trascrizione della tua melodia sull’armonia dello standard

In questa lezione sono stato io a scegliere lo standard per te: Blue Bossa. Adesso tocca a te comporre una nuova melodia sull’armonia di Blue Bossa. Ti propongo di provare ad improvvisare, cercando di farti stimolare dall’armonia. Prova ad improvvisare fino a quando le tue frasi inizieranno a piacerti, allora prova a trascriverle fino a comporre una tua melodia. Qui di seguito troverai la base per esercitarti.

Hai trascritto la tua melodia? Sei arrivato al punto 6) del mio promemoria di studio?

A questo punto sei pronto! Sai per cosa? Per tornare al punto 1) del mio promemoria e scegliere un nuovo standard. E così via!
Dedicatici per anni.

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