Si tratta del terzo volume del 2025, dopo quelli di Ciro Manna ed Enrico Santacatterina, ed esattamente come quelli riprende la linea didattica dei videocorsi di Musicezer.com, mettendo su carta il cuore del percorso di studio.
Il manuale offre anche l’accesso ai video in streaming su V-Channel, con un semplice codice licenza incluso nel libro. I filmati sono estratti dal lungo e articolato corso su Musicezer, così da mettere bene a fuoco alcuni aspetti fondamentali durante lo studio.
I video vedono il lavoro di editing di Giacomo Durante, che si affianca a quello sulle trascrizioni di Stefano Nicolò di Fidio. Giuseppe Negri ha curato il progetto e Thomas “Doc” Colasanti le foto e la supervisione generale.
Una prefazione speciale
La prefazione di “La Chitarra Manouche” è firmata da Giorgio Tirabassi, ben noto attore che – magari non tutti lo sanno – è anche un pregevole chitarrista. Lo abbiamo avuto ospite in questa veste proprio qui su Musicoff.
Tirabassi racconta come ha conosciuto Moreno nel laboratorio di liuteria di suo padre. Da lì è iniziato un rapporto maestro-allievo, oltre che di amicizia, che hanno trasformato per Giorgio il Gypsy Jazz da “mondo irraggiungibile” a pratica quotidiana.
“Moreno è un musicista completo, profondo, generoso, con una rara capacità di coniugare rigore e passione, tecnica e istinto” (Giorgio Tirabassi).
Tirabassi parla di risultati immediati, di palchi condivisi nello spettacolo “Il fulmine a tre dita” su Django, e chiude con un “se ha funzionato con me… può funzionare con chiunque“. Non è un testimonial pagato: è uno che ha sudato davvero sulla chitarra con lui.
L’introduzione di Thomas “Doc” Colasanti
Thomas “Doc” Colasanti, fondatore di Musicezer e della nostra community Musicoff.com, introduce il volume spiegando la filosofia dietro l’intera collana: partire da autori che incarnano in tutto e per tutto lo stile che insegnano.
“Moreno è l’amico ‘sempre pronto’ che vorresti avere con te quando parti per una grande avventura. Non si perde in chiacchiere, non si inventa nulla” (Thomas “Doc” Colasanti).
Qui non trovi teoria astratta – dice Thomas – ma strumenti concreti: mano destra, fraseggio, suono, timing. Una linea che lega questo metodo agli altri della serie, tutti pensati per chi suona seriamente.
Un percorso didattico progressivo e concreto
Il metodo costruisce un percorso lineare dal gesto base al linguaggio completo: si parte dall’impostazione della mano destra (quella sospesa con polso alto, rotazione dell’avambraccio e posizione vicina al ponte per sfruttare la Selmer-Maccaferri), per entrare subito nella ritmica manouche con i celebri voicing a tre note nati dal dramma di Django (incendio che gli bloccò anulare e mignolo, trasformato in firma sonora).
Da lì il walking bass su “Minor Swing” (Am6 che cammina su Bdim e Am/C), le triadi di Django (minori semplici o con nona, cromatiche in porzioni strette di manico), le sostituzioni armoniche (diminuito 7/9 e semidiminuito), fino agli stratagemmi, abbellimenti e pattern che fanno parlare la chitarra come una lingua viva.
Ogni step ha applicazioni immediate, esempi su standard e varianti ritmiche (staccato, swing, comping), con focus sul suono e sul timing che distinguono il Gypsy Jazz dal jazz tradizionale.
La collana che unisce tradizione e digitale
Questa uscita rafforza la partnership Volonté&Co.-Musicezer, con una linea editoriale chiara: autori di altissimo livello, materiali essenziali, ibrido cartaceo-digitale. Dopo Manna e Santacatterina, Viglione porta il Gypsy Jazz in un catalogo che parla a chitarristi, insegnanti e appassionati.
Non è solo l’ennesimo metodo: è un ponte tra la tradizione di Django – quel genio che con due dita ha riscritto le regole della chitarra – e chi oggi vuole riprenderne il testimone senza filtri romantici o tecnicismi inutili.
Perfetto per chi insegna (materiale pronto per l’aula), per chi studia da solo (video che chiariscono ogni gesto) o per chi semplicemente vuole capire perché quel suono “manouche” continua a passare negli amplificatori dopo quasi un secolo.
Maggiori informazioni sul sito dell’editore Volontè&Co.












Recents Comments