HomeStrumentiChitarra - DidatticaVelocità reale e virtuale #1 – Warming Up

Velocità reale e virtuale #1 – Warming Up

Salve a tutti musicoffili, in questo nostro primo appuntamento scalderemo i motori trattando un discorso preliminare allo studio della tecnica vera e propria: il "Warming-Up", cioé il riscaldamento che andremo ad esercitare alle nostre belle manine; questo tipo di approccio serve per ottenere il massimo del controllo

Salve a tutti musicoffili, in questo nostro primo appuntamento scalderemo i motori trattando un discorso preliminare allo studio della tecnica vera e propria: il “Warming-Up”, cioé il riscaldamento che andremo ad esercitare alle nostre belle manine; questo tipo di approccio serve per ottenere il massimo del controllo della tecnica, io definisco questo metodo come “tecnica del 2 passi avanti e 1 indietro” e vedremo subito il perchè.Per prima cosa, scegliete un lick o una sequenza di note che vi aggrada di più, una qualsiasi diteggiatura che sia breve, come ad esempio, la classica diteggiatura cromatica suonata in sedicesimi, quattro note per corda.Impostazione mentale
Dovete scegliere l’esercizio che più vi piace ma che, di base, sapete fare “a freddo” almeno a 90 bpm metronomico (sempre in sedicesimi). Sapere eseguire “a freddo” significa che, a quella velocità, senza riscaldamento, per una ventina di volte fate errori zero! Sottolineo zero! accuratamente!Semplice: scegliete un esercizio che vi riesca facile, poiché dopo lo dovrete portare ai limiti!
Immaginate di dover percorrere, con una Ferrari, un percorso che non conoscete a velocità alta, il rischio di sbagliare strada diventa alto, poiché andando veloci, tutta la visuale si stringe e diventa più difficile controllare tutto, mentre, se conoscete bene la strada il rischio è minore. Con questo esempio, voglio dire, che prima di porsi sull’esercizio di warming-up, è bene aver assimilato in maniera ottimale l’esercizio da eseguire.Si potrebbe dire: “ma mi serve solo per riscaldare le mani!!! A che serve? Perchè non devo fare errori?”Risposta: in realtà, serve molto per riscaldare la connessione mani-cervello, serve poiché questo esercizio verrà nei prossimi numeri inserito come protagonista di alcuni concetti base per esercitarsi, inoltre, è giusto iniziare a pensare di studiare senza errori.
Insomma, come disse Joe Satriani: “Per suonare perfetto, devi esercitarti in modo perfetto“. Io aggiungo: “Sempre e comunque” ma soprattutto con concentrazione, molta, evitando distrazioni di ogni genere. Persino quel nostro solito lick che suoniamo tra una nota e l’altra è una distrazione! Il cervello, quando siamo concentrati, è come una spugna: prende per buono tutto ciò che gli diamo! Quindi puntiamo all’ “errore zero”, non portiamoci dello sporco dietro e non distraiamolo con altro!
Detto questo il da farsi è molto semplice.Pronti! Partenza! Via!
Impostate il metronomo di circa 30 o 40 bpm indietro rispetto ai 90 bpm circa, dopo esservi assicurati che il esercizio a 90 bpm sia interiorizzato a perfezione! Iniziamo a suonarlo per esempio a 50 bpm per 2 minuti (anche 3 va bene), poi pochi secondi di pausa e lo risuoniamo a 70 bpm sempre per 2 min.
Fatto ciò abbassiamo il valore metronomico della metà rispetto all’incremento dato all’inizio, ossia, faccio questo calcolo: parto a 50 bpm, ne aggiungo 20 (50+20=70) poi da 70 bpm ne tolgo 10, quindi  70-10=60 (10 è uguale alla metà di 20), ecco spiegato il 2 passi avanti e 1 indietro! Vado avanti di 20 e torno in dietro di 10.
In poche parole decido un valore X di incremento e poi lo divido a metà, se volessi ottenere una scheda completa avrei una cosa di questo genere:

  • suono a   50 bpm per 2min
  • suono a   70 bpm per 2min
  • suono a   80 bpm per 2min
  • suono a 100 bpm per 2min
  • suono a   90 bpm per 2min
  • suono a 110 bpm per 2min
  • suono a 100 bpm per 2min
  • suono a 120 bpm per 2min

e così via… continuatela voi, vi consiglio di arrivare il più avanti possibile.Risultati:
Sono partito da 50 bpm e sono arrivato a 120 bpm in ben 16 minuti! Consiglio di arrivare a velocità molto alte e di proseguire fino a circa 30 minuti!Cosa succede:
2 minuti vi sembreranno tantissimi se vi impostate come vi ho detto e questo dimostra che basta poco per studiare se lo studio è di alta qualità! Avrete di sicuro la sensazione di sentirvi “affogati” nell’incremento, soprattutto se è alto, ma sicuramente nei passi seguenti, mano mano che salite, il valore bpm che prima vi dava fastidio, con i nuovi miglioramenti, vi sembrerà una zona di riposo o il nuovo valore da cui ripartire.
La mano si riscalda molto e anche la vostra concentrazione poiché avete avuto la possibilità di mantenerla per piccoli lassi di tempo, in modo da non perderla. Dividendola ogn 2 min sarete in grado di gestirla meglio e di gestire meglio la vostra tecnica. I Romani erano soliti dire: “Dividi et conquista“.A cosa serve:
Sicuramente in questo modo vi avvicinerete moltissimo al vostro limite massimo, facendo degli errori ma non è un problema, infatti, questo esercizio, oltre a riscaldare e fare tecnica, serve a fare una cosa importantissima: vi serve per gettare le basi “assaggiando” un po’ come potrebbe essere quell’esercizio appena descritto ad alte velocità! Potreste paragonare questo percorso al getto di asfalto che prima viene gettato a terra e poi lavorato.
In un certo senso vi prepara a capire cosa potrebbe significare andare veloci su quell’esercizio, anche sbagliando, per poi lavorarci senza errori. Dunque non preoccupatevi, andate avanti comunque. In ogni caso, se eseguito con una certa costanza e confidenza con le velocità estreme, incrementerete di certo il metronomo e man mano gli errori spariranno con una sorta di autocorrezione della mano!Altre impostazioni:
Se ritenete di fare troppi errori potete personalizzare la scheda “ammorbidendo” il valore metronomico o partendo da valori a voi più accessibili ma ripeto, dovete sapere eseguire l’esercizio bene almeno 40 bpm sopra al valore di partenza! Questa è una cosa fondamentale!
Vorrei spendere una parola in più sulla cautela: questo eserczio richiede molto alle vostre mani, quindi fate attenzione a non abusarne, state sempre in campana! Questo esercizio serve a migliorare la tecnica per suonare bene quindi non usatelo come strumento per fare musica! Usare la velocità in musica è un discorso molto delicato da trattare a parte nel prossimo articolo. Intanto imparate il controllo e la precisione che in musica sono richiesti.Per i più bravini: potete scegliere un valore X più alto (per esempio 30bpm)

  • suono a   50 bpm per 2min
  • suono a   80 bpm per 2min
  • suono a   65 bpm per 2min
  • suono a   95 bpm per 2min
  • suono a   80 bpm per 2min
  • suono a 110 bpm per 2min
  • suono a   95 bpm per 2min
  • suono a 125 bpm per 2min

Divertitevi voi a customizzare i bpm di partenza e il valore della X come vi pare. Funziona benissimo in un unica sessione da 30min e offre grandi risultati, garantito!
Mi raccomando non perdetevi il prossimo articolo dove continueremo introducendo quella che chiameremo velocità “virtuale”.Giuseppe BonoOfficial Facebook
Official You Tube
Official MySpace
La Redazione di MusicOff.com è lieta di dare il benvenuto a Giuseppe Bono nel suo Staff di redattori; Giuseppe ha studiato presso il CPM e con il maestro Domenico Langella. A Latina e Roma studia presso il Saint Louis Music College. Insegna chitarra elettrica, armonia, solfeggio, presso l’I.S.D.A.M. (Istituto Superiore Delle Arti Musicali). Arrangia e compone sonori per Medusa Film e gingle per RadioLuna. Suona in tour con varie orchestre/gruppi rock nel centroitalia. Oltre l’attività di insegnante, session man, arrangiatore/compositore tiene clinic nel Lazio su argomenti quali i modi e l’effect routing. Ha uno studio privato con il quale arrangia e registra dischi per clienti dai generi più disparati. Il suo genere preferito è Rock, Blues, Fusion, Progressive.