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Una giornata da Liuteria A440

Cari amici Musicoffili, oggi vorrei parlarvi di liuteria e nello specifico della Liuteria A440, di cui Emanuele Torchio è il fondatore e proprietario, un laboratorio artigianale dove è possibile, riparare, rinnovare e personalizzare i proprio strumenti così che rispettino sempre i propri gusti e le proprie necessit

Cari amici Musicoffili, oggi vorrei parlarvi di liuteria e nello specifico della Liuteria A440, di cui Emanuele Torchio è il fondatore e proprietario, un laboratorio artigianale dove è possibile, riparare, rinnovare e personalizzare i proprio strumenti così che rispettino sempre i propri gusti e le proprie necessità.
Emanuele si è diplomato nel 2006 presso la Civica scuola di Liuteria di Milano e, dopo varie esperienze, oltre a collaborare nella traduzione di 2 importanti libri di Liuteria, ha aperto il suo laboratorio nella provincia di Pavia, esattamente a Corteolona, ma svolge il suo servizio come liutaio anche presso lo store, da poco inaugurato a Sannazaro de Burgundi (Pv), Stazione chitarre.Recentemente Lo abbiamo messo alla prova con un lavoro molto delicato: ritastare una Suhr Classic del 2009, lavoro che Emanuele ha accettato con piacere di affrontare. Ritastare una chitarra è un’operazione complessa e lunga e la cura di ogni più piccolo dettaglio farà poi la differenza a fine lavoro; la chitarra in questione inoltre, come dice lo stesso Emanuele, è costruita da un “primo della classe”, pertanto non si può prendere sotto gamba tale operazione.Si parte con la rimozione dei vecchi frets, ogni tasto viene scaldato per far rinvenire la colla che lo fissava alla tastiera, evitando così eventuali “strappi”. Durante questa operazione ogni minima scheggia alzata con l’eliminazione dei tasti è minuziosamente re-incollata. A questo punto entra in gioco la caratteristica che aumenta la difficoltà di questo specifico lavoro: lo sviluppo compound del radius della tastiera.
Le chitarre Suhr sono, infatti, caratterizzate da tastiere con raggiatura progressiva, ovvero 10″-14″ (10″ al capotasto e 14″ al tacco). Questa tipologia di “bombatura” offre una maggiore suonabilità rispetto a quella più tradizionale e costante lungo tutto il manico.Nel caso di una chitarra con tastiera con radius fisso ogni fret verrà piegato in base al raggio della tastiera; in questo caso ogni fret è stato piegato su una curva di raggio diverso, avendo la tastiera uno sviluppo conico e non cilindrico: se al primo tasto raggio il raggio è 10″, al secondo sarà leggermente maggiore e così via. Questo è un passaggio fondamentale, la cura con cui si piegano e si vanno ad inserire i nuovi frets permetterà di ridurre i tempi di rettifica e di garantire il massimo contatto fret-tastiera.Prima di iniziare questa operazione Emanuele ritiene necessario una piccola rettifica della superficie in palissandro per livellare alcune imperfezioni dovute al consumo del legno dopo anni di utilizzo. Terminata questa operazione si preparano gli slot dove alloggeranno i tasti ed alla fine viene ricontrollato, per precauzione, l’allineamento del manico. Si passa quindi alla fase di montaggio dei tasti. Questa la procedura:

  • taglio del frets ai lati, dove è leggermente abbondante rispetto alla larghezza della tastiera
  • rettifica dei bordi esterni e taglio del gambo (leggermente rientrante rispetto al bordo della tastiera)
  • curvatura fino a raggiungere il giusto radius
  • inserimento in sede

Una volta inseriti i 22 tasti vengono chiuse e pareggiate le fughe ai lati, per poi passare alla lavorazione dei bordi, pareggio alla tastiera ed inclinazione da entrambi i lati. Segue nuovamente un controllo dell’allineamento del manico ed una rettifica dei tasti con ricoronatura che si svolge in 2 fasi:

  • lavorazione a lima delle spalle dei frets
  • lavorazione con una lima specifica per questo intervento.

La lucidatura è eseguita con abrasivi di grado sempre più fine, mentre per il caso specifico di questo strumento un ulteriore intervento è stato l’adattamento del capotasto all’altezza dei nuovi frets ed infine l’oliatura della tastiera. Lo strumento viene lasciato in tensione per 24 ore per valutare eventuali movimenti nel manico.Quando ho provato la Suhr ritastata mi è sembrato di suonare su di una chitarra totalmente “diversa” rispetto a prima, ogni nota era perfetta, intonata e brillante. Suonare sembra quasi piu semplice, la tastiera è davvero confortevole ed anche nelle posizioni piu gravi (20/22esimo tasto) la Suhr suona divinamente.
Ringraziamo quindi Emanuele Torchio ed il suo laboratorio di Liuteria A440 per lo splendido lavoro eseguito sulla nostra Suhr! Alessandro Teruzzi