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Tascam VL-S5

Salve MusicOffili, negli anni '70 il mondo della registrazione ebbe un impulso incredibile perché alcune aziende risposero alla richiesta dei musicisti di riuscire a crearsi il proprio studio personale senza dover affrontare spese enormi (allora un mixer ed un registratore costavano quanto una bella villa con piscina

Salve MusicOffili, negli anni ’70 il mondo della registrazione ebbe un impulso incredibile perché alcune aziende risposero alla richiesta dei musicisti di riuscire a crearsi il proprio studio personale senza dover affrontare spese enormi (allora un mixer ed un registratore costavano quanto una bella villa con piscina grande, parco alberato e ogni altro comfort) o dover affrontare tecnologie complesse.

La prima di queste aziende fu la giapponese Teac (Tokyo Television Acoustic Company), già apprezzata per la precisione meccanica delle piastre a cassetta e la precisione delle elettroniche, tramite la divisione professionale TASCAM (TASC AMerica), che produsse (anche se alcuni prodotti hanno il marchio TEAC) i registratori a bobine 2340 e 3340 (4 tracce su 1/4″, l’ultimo dotato anche di symul-sync® che consentiva la sovrincisione), la prima piastra a cassette a 4 tracce, 144 (con il quale nell’82 Bruce Springsteen registrò “Nebraska”), cui seguirono negli anni ’80 il mitico 80/8 il primo 8 tracce su bobina da 1/2” con il quale furono registrati capolavori quali Sweet Dreams degli Eurythmics.
Negli anni successivi la sezione di registrazione si è spostata sul digitale, specializzandosi anche in macchine per riprese in esterni ed il catalogo si è ampliato con mixer analogici e digitali, schede audio e processori di segnale come il TA-1VP, un interessante modulo simile ad un canale di mixer, che integra simulatori di microfoni e l’Antares  Auto Tune, oltre ad una gamma interessante di soluzioni per l’ascolto ad iniziare da ampificatori per cuffie, sistemi surround e, ovviamente, studio monitor.Il monitor VL-S5 di Tascam, distribuita in Italia da Exhibo, rappresenta l’evoluzione dei predecessori quali il sistema 2.1 VLS21, il compatto VLM3 ed il versatile VLX5, incorporando diverse soluzioni interessanti per la sua fascia di prezzo. Per garantire un’ottima risposta impulsiva il rigido ma leggero woofer da 5.25″ (124mm) in kevlar, con 40W di amplificazione, tratta le frequenze dai 60 ai 3200Hz, occupandosi quindi della maggior parte dell’energia sonora, amplificando le fondamentali della maggior parte degli strumenti musicali e voci.
Il  tweeter da 1″, con amplificatore da 30W, è in seta per una riproduzione naturale delle frequenze superiori fino a 22kHz, ossia le ultime ottave degli strumenti acustici e molte armoniche e senza l’asprezza tipica dei tweteer in metallo. La scelta di una frequenza di taglio così alta per il crossover è nata dall’osservazione che tagli inferiori nella fascia fra 1 e 2kHz creano distorsioni di fase che influenzano l’ascolto di voce, chitarra ed altri elementi critici nel mix.
Ultimo particolare curato è la schermatura dei magneti degli altoparlanti che consente il posizionamento ravvicinato sia al display del PC che ad altri componenti come gli hd.Ho ascoltato brani registrati nel mio studio (in regia, quindi a 24/48 ed oltre), CD (16/44,1), radio ed i miei preferiti compressi di YouTube di diversi generi musicali, passando dai volumi molto bassi, ai quali generalmente opero in fase di missaggio ed ascolto, sino ad arrivare ai volumi potenti, ai quali vogliono ascoltare i musicisti.
L’estensione così in alto della frequenza di taglio mi ha portato ad alzare naturalmente il monitor rispetto alla posizione ideale consigliata nel manuale, che prevede una linea virtuale fra il bordo del woofer ed il centro del canale uditivo esterno, in modo tale da avere il focale verticale quasi al centro del woofer, tenendo il monitor ad una distanza di circa 60cm.
In gamma bassa ho notato linearità senza rigonfiamenti “a la Tannoy”, né la ripida caduta tipica di altri woofer bianchi; le medie (nonostante siano quasi interamente riprodotte dal woofer) in particolare le voci femminili (Joni Mitchell e Jenny Sorrenti) sono naturali quanto le frequenze riprodotte dal tweeter.
Tascam ha quindi creato un monitor compatto dal suono naturale e non affaticante, ideale per ascolti prolungati e per studi personali con spazi e budget ridotti.
Per ogni altra informazione vi segnalo ovviamente il sito ufficiale Tascam e quello del distributore italiano Exhibo.

Francesco Passarelli