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Come reagivano i bambini al Moog synth nel 1969

Alla fine degli anni '60 fecero la loro comparsa i sintetizzatori di Bob Moog e per i più giovani fu come trovarsi in un film di fantascienza.

Se c’è una cosa che ogni musicista o anche solo ascoltatore di musica dovrebbe riscoprire, sono i bellissimi filmati, oramai molti dei quali in giro per la rete, in cui il grande direttore d’orchestra Leonard Bernstein comunicava in modo a dir poco abile la bellezza della musica e degli strumenti musicali ai bambini.
Video ai tempi girati per avvicinare i più piccoli all’arte classica, ma che oggi farebbero bene anche a tantissimi adulti!

Tra questi ce n’è uno davvero curioso, la presentazione di un’invenzione che nel 1969 poteva considerarsi del tutto nuova: il sintetizzatore Moog.
Una macchina dai suoni “spaziali”, in ogni senso, che ben presto verrà adottata dalle maggiori band in circolazione (Pink Floyd, ELP, Yes ecc. senza contarne il largo uso nella Fusion) e non solo diventerà un nuovo mezzo espressivo, ma come anche il Mellotron, contribuirà a plasmare generi e stili del tutto nuovi, iniziando a proiettare non solo i pianisti, ma anche tutti i compositori verso l’elettronica.

Quale reazione hanno avuto i giovanissimi in platea di fronte a questo nuovo strumento e a dei suoni così strani per l’epoca?
Già alla sua entrata c’è un misto di sorpresa e ilarità, di fronte a quel “mobile pieno di cavi”; dopodiché… beh, anche se si tratta solo di un nastro che scorre nella macchina (J.S.Bach – Piccola fuga in Sol minore) e non di un’esecuzione vera e propria di un musicista, ecco le loro facce in questo video… che si commentano da sole!