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Ono & Lennon, vergini scandalose

Newark, New York: le autorità aeroportuali statunitensi sequestrano circa 30.000 pezzi, un intero stock, dell'album Unfinished Music No. 1: Two Virgins, primo long playing della coppia formata da John Lennon e Yoko Ono.

Seppure mascherata da un sovra-copertina di carta da pacco, la cover dell’album mostra John e Yoko in piedi, completamente nudi. Sul retro, i due artisti (sempre nella stessa posa) vengono ripresi da dietro. Sono gli stessi John e Yoko a effettuare (con autoscatto ritardato) le fotografie mentre abitano a Montagu Square, nell’appartamento londinese che ha affittato loro Ringo Starr.

Non è il primo episodio di boicottaggio nei confronti di un album che, a neanche due mesi dalla pubblicazione, ha già suscitato scandali e polemiche. Nonostante l’espediente della sovra-copertina, il disco (il secondo pubblicato dalla Apple dopo la colonna sonora di “Wonderwall” di George Harrison) viene rifiutato dalla Emi che non ritiene saggio distribuirlo in Inghilterra.
Ono e Lennon trovano altri distributori per l’Europa e gli Stati Uniti ma, nonostante il clamore, Two Virgins è un flop.

Risultato di una session notturna nello studio privato di Lennon a Kenwood, il lavoro deve il titolo al fatto che, da una parte, gli artisti di sentono come “due anime pure e innocenti in un mondo corrotto che sta andando a rotoli” e che poi, secondo le loro stesse dichiarazioni, i due hanno avuto, per la prima volta, una relazione carnale proprio al termine di quella session, il 19 maggio 1968.
Realizzato con l’aiuto di loop registrati, effetti speciali e altre trovate soniche alquanto eccentriche, Two Virgins è album di non facile fruizione. E di conseguente scarsa reazione da parte di pubblico e critica. 

Quella foto di copertina (la prima nella storia in cui una celebrità maschile si mostra completamente nuda) è il vero motivo della fama dell’album. A posteriori, lo stesso Lennon, non mancherà di criticare quello scatto definendolo “un ritratto poco attraente di due ex-drogati, un po’ soprappeso“.