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No, Purple Haze non parla di un trip psichedelico

Era l'11 Gennaio del 1967 quando Jimi Hendrix cominciava a registrare uno dei suoi capolavori, "Purple Haze", presso i De Lane Lea Studios di Londra.

Pubblicato nel marzo dello stesso anno, uscì come secondo singolo di Are You Experienced, l’album di debutto della band The Jimi Hendrix Experience, ed entrò nella classifica del Regno Unito in sei giorni, conquistando la terza posizione.
La canzone fu inserita come opening track nella versione americana del disco, con diversa scaletta dei brani rispetto alla precedente inglese.

Il titolo del brano è stato probabilmente ispirato da “Night of Light” di Philip José Farmer, un racconto di fantascienza che Jimi stava leggendo in quel periodo e che in un passaggio parla di un raggio letale di colore viola.

Il riff di “Purple Haze“, secondo quanto dichiarato dal produttore della band Chas Chandler, nasce per caso nel camerino dell’Upper Cut Club nell’East London, gestito dall’ex pugile Billy Walker. Il significato della canzone è stato per lungo tempo interpretato come un trip psichedelico dovuto al massiccio abuso di droghed da parte di Jimi Hendrix, la Purple Haze è infatti sia una varietà di Cannabis che di acido, ma in realtà in quel periodo il musicista non aveva ancora cominciato ad assumere LSD.

The Jimi Hendrix Experience

Hendrix dichiarò in una occasione che la canzone è frutto di un sogno in cui camminava sul fondo del mare, quando all’improvviso venne completamente avvolto da una nebbia di colore viola e si sentì smarrito. Raccontò di aver vissuto una esperienza traumatica, ma che fu tratto in salvo da… Gesù!
Per questa ragione a un certo punto Hendrix pensò anche di mettere nel chorus “Purple Haze, Jesus Saves” (il testo della canzone era stato scritto il giorno dopo di Natale del 1966), ma alla fine abbandonò questa idea.

C’è un passaggio del testo di questa canzone che veniva spesso confuso da chi lo ascoltava: “Scuse me while I kiss the sky” diventava quindi “‘Scuse me while I kiss this guy“. Per aggiungere ulteriore confusione, durante i live, Hendrix si divertiva di tanto in tanto a storpiare volutamente quel passaggio indicando nella direzione di uno dei membri della sua band (spesso il batterista Mitch Mitchell).

Come dimostra questo video:

Ma come ebbe a spiegare sempre lo stesso Hendrix, la chiave interpretativa della canzone sta nel verso “that girl put a spell on me” (“quella ragazza mi ha stregato“).