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Il Boss, un tuffo al cuore

Al Max's Kansas City di New York, è previsto uno showcase coi fiocchi. John Hammond, producer leggendario, che ha già scoperto e prodotto autentici padri della musica americana del '900 (da Billie Holiday a Count Basie, da Aretha Franklin a Bob Dylan) è lì per presentare il suo nuovo talento.

Si tratta di un ragazzo che viene dal New Jersey, una via di mezzo (dice lui) tra Chuck Berry e Bob Dylan. Si fa accompagnare da una band di amici, che ha chiamato “la Band della strada E”.
Il suo nome è Bruce Springsteen.

Hammond gli ha fatto i provini alcuni mesi prima. “Mi ha dato le stesse emozioni del Bob Dylan agli esordi“,aveva allora confessato ai suoi amici.

Così, Hammond lo ha messo sotto contratto e gli ha fatto incidere il primo album.  Titolo: Greetings From Asbury Park. Non a caso le canzoni del disco sono formidabili cartoline sonore della provincia americana che stasera, dal Max’s Kansas City, vengono spedite in tutta l’Unione.
Forse, anche per l’emozione, quella sera John Hammond viene colpito da un infarto: è il terzo nel giro di pochi anni.

Una volta ripresosi, il produttore prepara a Springsteen un contratto che lo lega alla sua etichetta (la Columbia Records) per diversi anni.

Cover photo by Jolanda Bakker – CC BY-SA 3.0