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Dave Matthews & Tim Reynolds in concerto

Un live di Dave Matthews è sempre un'ottima esperienza da vivere e da raccontare (con o senza Band). Non è una versione ridimensionata di uno dei loro proverbiali live. Pur senza il resto del gruppo infatti non è così, perché i due protagonisti sul palco con le loro chitarre acustiche sono Dave Matthews e Tim Reyn

Un live di Dave Matthews è sempre un’ottima esperienza da vivere e da raccontare (con o senza Band). Non è una versione ridimensionata di uno dei loro proverbiali live. Pur senza il resto del gruppo infatti non è così, perché i due protagonisti sul palco con le loro chitarre acustiche sono Dave Matthews e Tim Reynolds.

Terza e ultima tappa italiana di questo tour europeo al Teatro degli Arcimboldi di Milano.
Circa tre ore di live per ascoltare i brani della Dave Matthews Band senza la forza del collettivo, ma con il consueto groove, il solito vigore delle canzoni, due tocchi di chitarra unici e una voce inconfondibile. Le ottime luci, poi, sottolineano al meglio la solita straordinaria performance.

Si parte con “Seek Up” e i primi applausi arrivano già dalla successiva “Where Are You Going?”.
Tim Reynolds è molto concentrato sul suo compito, svolto come sempre in maniera egregia e ancor più in evidenza nei due momenti da solo (“Grab The Horns By The Bull” e “Manfood”).

Dave Matthews, invece, non si limita ad eseguire i brani in scaletta e chiacchiera spesso col pubblico: prima di “Don’t Drink The Water”, ad esempio, si scusa in italiano per l’elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti, definendolo semplicemente come “l’uomo che abbiamo messo alla Casa Bianca“; da apprezzare ancora una volta, come avvenuto durante le date nel nostro Paese con il gruppo al completo ad ottobre di due anni fa, il ricordo di Corsina Andriano (presidentessa della community italiana DMB Con-Fusion, autrice anche del libro dedicato al gruppo “The DMBook”).

Dave suona un unico brano alla tastiera, “Virginia In The Rain”, dedicato ai figli, e a un certo punto si diverte a raccontare com’è nato “Samurai Cop”, pezzo scritto guardando in tv un film con l’audio a 0, che già così non appariva di suo gradimento e che è addirittura “peggiorato” quando per un attimo aveva provato ad alzare il volume.
Su una pregevolissima “Ants Marching” siamo quasi ai “titoli di coda” di questa magica serata e il pubblico lascia i posti a sedere per avvicinarsi sempre di più verso il palco prima dei bis finali. E il tutto si chiude con “Crash Into Me”.

Un live di Dave Matthews è sempre un’ottima esperienza da vivere e da raccontare (con o senza Band).

Scaletta concerto:

  • Seek Up
  • Where Are You Going?
  • Fool To Think
  • Don’t Drink the Water
  • When The World Ends
  • Grey Street
  • The Space Between
  • Minarets
  • Crush
  • Grab The Horns By The Bull (Tim solo)
  • Virginia In The Rain
  • The Maker
  • #41
  • Corn Bread
  • Mercy
  • You & Me
  • Two Step
  • Manfood (Tim solo)
  • Sister
  • Samurai Cop
  • Warehouse
  • Ants Marching
  • Rapunzel
  • Dancing Nancies
  • Crash Into Me


Leonardo Follieri

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