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Storia del Blues: dalle campagne alle città

Come e perché nasce il cosiddetto "Blues elettrico"? Ci sono ragioni storiche molto precise e protagonisti indiscussi di questo viaggio dalle piantagioni alle chiassose strade urbane...

Consideriamo due fattori: la guerra e la rivoluzione industriale. Le piantagioni e il Mississippi perdono il loro ruolo centrale di ricchezza e spostamenti a favore delle città come Chicago e Detroit con le loro fabbriche di automobili, dei treni, e delle necessità legate all’uso di strumenti elettrici.

Ecco che il Blues cambia, i solisti acustici scompaiono ed è l’avvento delle band elettriche capitanate da leader leggendari come Muddy Waters e John Lee Hooker.
Ed è oggi chiaro che per il blues elettrico troviamo un percorso definito che ci permette di seguire le varie fasi dello strumento, da John Lee Hooker a B.B. King, da T-Bone Walker a Buddy Guy, da Hubert Sumlin a Freddie King, da Albert King a Clarence Gatemouth Brown, da Albert Collins a Stevie Ray Vaughan e via dicendo.

Nel blues acustico questo non c’è più stato semplicemente perchè lo stile è stato abbandonato e oggi i più grandi dello stile sono ancora quei musicisti degli anni ’20 e ’30 con il loro stile unico, inconfondibile.
Meglio di Blind Willie Johnson e Mississippi John Hurt, di Blind Blake e Skip James, semplicemente, non c’è stato nessuno.
Hanno influenzato tutti, e quindi, nessuno.

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