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Sprained Cookies – Drifted On An Oaked Mirror

Pubblicato lo scorso 9 maggio per la 29 Records e distribuito in tutti gli store digitali da Believe Italia, "Drifted On An Oaked Mirror" è il primo album in studio degli Sprained Cookies. Il disco arriva a poco più di tre anni di distanza dal sorprendente Ep d'esordio del gruppo intitolato "Deliverin' The Sacred Fea

Pubblicato lo scorso 9 maggio per la 29 Records e distribuito in tutti gli store digitali da Believe Italia, “Drifted On An Oaked Mirror” è il primo album in studio degli Sprained Cookies. Il disco arriva a poco più di tre anni di distanza dal sorprendente Ep d’esordio del gruppo intitolato “Deliverin’ The Sacred Feathered One”.

Ben quindici le tracce racchiuse in un Lp che Cecilia Frusciante e Corrado Maria De Santis hanno registrato con calma e perizia. Di questi quindici pezzi, tredici sono stati scritti dalla band laziale – Phycity era stato lanciato lo scorso anno come singolo, accompagnato dalla b-side UO53 (That’s Me Dazzlin’); due, ovvero Crushed ed Anemone, sono degli interessanti rifacimenti di altrettanti brani dei mitici Brian Jonestown Massacre risalenti alla metà degli anni Novanta e vanno in pratica a chiudere l’album.Ma che disco è “Drifted On An Oaked Mirror“? Sicuramente si presenta come un lavoro ben strutturato, basti pensare all’evidente compattezza sonora che lo avvolge. Inoltre è un disco molto ma molto contaminato a livello musicale. Nonostante un taglio tutto sommato rock, “Drifted On An Oaked Mirror” manifesta in più di un episodio parecchia sperimentazione. E poi ci sono anche piccole parentesi blues, seguite da incursioni in parte elettroniche, in parte ambient, in parte psichedeliche, davvero niente male.Sprazzi di Kills, St. Vincent, Angel Olsen, Howling Bells e White Stripes si mescolano con rimandi ai Radio Birdman e ai Birthday Party, senza dimenticare PJ Harvey piuttosto che gli Yeah Yeah Yeahs: ecco allora che il sound dell’album non solo risulta essere sospeso tra stuzzicanti elementi retrò e componenti più moderne di stampo americano, ma mantiene sempre quel pizzico di acidità che rende per forza di cose affascinanti e seducenti le canzoni.Un ruolo importante lo gioca poi il bel cantato della Frusciante, la cui voce si integra alla perfezione con degli arrangiamenti non troppo sontuosi ma di certo ad hoc per quelle che sono le caratteristiche dei pezzi in scaletta. A quanto pare c’è davvero poco da rimproverare agli Sprained Cookies, certamente affiatati dal punto di vista della scrittura e con le idee molto chiare per quanto concerne la produzione e il suono da costruire quando tocca entrare in studio.L’ascolto di questo Lp è senza ombra di dubbio piacevole. Non pesa nemmeno il fatto che “Drifted On An Oaked Mirror” sia pieno di tracce: tutto è ben assortito, ragion per cui il disco si lascia ascoltare e riascoltare tranquillamente. Che dire, dategli un ascolto e valutate di conseguenza se abbiamo esagerato o no con i voti. Secondo noi un progetto del genere merita assai e sinceramente non ci va più di tanto di nasconderlo. Questo è quanto.Alessandro BasileGenere: Rock, IndieLine-up:
Cecilia Frusciante – voce
Corrado Maria De Santis – chitarre, elettronica, organoArtisti simili consigliati: B.M.C. Big Mountain County, Kill The Nice Guy, Lara Martelli, The Whip HandTracklist:
1. Mental Room
2. Music Sucks
3. The Best Weapon
4. The Beast Weapon (Reprise)
5. Phycity
6. Orchids Pyre
7. Chasm
8. Two Strings
9. Despicable
10. Lonely Are The Brave
11. Lisergic
12. Until Your Hands
13. UO53 (That’s Me Dazzlin’)
14. Crushed
15. Anemone