HomeStrumentiChitarra - Test & DemoSoul Pressure, il compressore che bilancia il tuo suono

Soul Pressure, il compressore che bilancia il tuo suono

Un compressore made in Italy realizzato dagli stessi creatori del mitico overdrive Secret-1.

Ciao amici di Musicoff, in questo articolo voglio introdurvi un compressore davvero ben riuscito, il Soul Pressure di casa Secret EFX. Forse già conoscerete questo marchio italiano per l’arcinoto overdrive Secret-1, di cui lo staff di Musicoff è stato uno dei primi utilizzatori!

A cosa NON serve un compressore

Parlando da chitarrista, solitamente quando si parla di compressore si sentono frasi del tipo “io ce l’ho nelle mani, non mi serve”, “lo uso per alzare il volume” ed altre inesattezze simili.
Questa tipologia di processore di dinamica è, secondo me, da sempre piuttosto frainteso.

Innanzitutto, intendere una chitarra nel mix e non isolata, impone un controllo dinamico che non è possibile avere “nelle mani” per la natura costruttiva stessa del nostro strumento.
Poi, usarlo per alzare il volume è tecnicamente sbagliato, perché un compressore (a meno di utilizzi creativi) andrebbe sempre utilizzato a guadagno unitario (per i profani: stesso volume con pedale acceso e spento).

Soul Pressure Secret EFX

I “genitori” del Soul Pressure

In studio, sia fisicamente che come plugin in una DAW, ci sono compressori con tanti controlli. Sulla chitarra siamo abituati, invece, a meno controllo, spesso a fronte di un rendimento studiato appositamente per lo strumento.
Tutti ricorderanno lo storico Dynacomp di casa MXR, da cui derivò il celeberrimo Ross Compressor, a cui il Soul Pressure si ispira.
Era un progetto semplice, ma sicuramente non passava inosservato una volta inserito. Per via della sua costruzione e dei controlli a disposizione, questi compressori facevano il loro lavoro, ma in modo piuttosto invasivo sul rapporto chitarra/amplificatore. In pratica, avevano una forte incidenza sul timbro dello strumento, cosa che a dire il vero è risultata anche piacevole e di comune accettazione nei chitarristi che, soprattutto negli USA, l’hanno usato in qualsiasi tipo di session.

Il Soul Pressure parte da quell’idea di compressore, ma si evolve, fornendo trasparenza e maggiore reattività, caratteristiche necessarie per preservare, secondo me, il suono che si è faticosamente costruito, ma renderlo maggiormente pronto al mix, sia esso live o in studio. 

Soul Pressure Secret EFX

Come suona il Soul Pressure?

Il pedale nato dalle menti di Luca Cesaroni e Guido Borghesani ha una compressione piuttosto naturale ed è rispettoso del suono originale. Infatti, sebbene il pedale suoni “caldo” e rotondo è comunque trasparente e non altera l’interazione timbrica tra chitarra ed amplificatore. 

Per me è importante infatti distinguere l’aspetto puramente legato alla risposta in frequenza – che con il Soul Pressure si addolcisce leggermente – da quello legato appunto al rapporto chitarra ed ampli, che invece rimane sostanzialmente inalterato.
Pur facendo “glue”, il Soul Pressure mantiene una certa dinamica, segno che il circuito è stato studiato per avere una risposta molto musicale, quindi con tempi di attacco non velocissimi come ad esempio un compressore FET, ma più lenti, calibrati sul tipo di transiente della chitarra.

Un altro uso del compressore, ed in questo la costruzione del Soul Pressure aiuta molto, è quello di “ribilanciare la saturazione dell’ampli”.
Come? Immaginiamo che la chitarra sia diretta nell’amp: andrà a spingere la sezione preamp in base alla sua timbrica, ad esempio una chitarra molto “in faccia” come una Telecaster avrà sicuramente la gamma medio alta che in qualche modo arriverà con più energia alla sezione preamp, rispetto della parte medio bassa. 

Utilizzando un compressore in front, portando un filo indietro i transienti e dando spazio alla parte di frequenze più indietro che vengono normalmente ribilanciate, anche la sezione preamp/overdrive vedrà in ingresso un segnale più “flat” del normale e quindi sentiremo una pasta più “cremosa” e amalgamata.

Soul Pressure Secret EFX

I controlli sul pedale

I controlli del pedale sono Compression, Release e Volume, ovvero i “grandi classici” per questa tipologia di pedale.
Compression è la quantità di compressione, in realtà sarebbe più corretto definirla threshold, cioè la soglia oltre cui il circuito entra effettivamente in funzione. È importante sottolineare che questo potenziometro “racchiude” anche un make up gain: in sostanza all’aumentare della compressione, aumenta anche il volume.
Release è il tempo di rilascio, quindi il tempo che impiega il compressore a tornare inattivo (cioè a smettere di comprimere) quando il segnale torna al di sotto della threshold.
Vol è il volume d’uscita.

Vi lascio al video, che racchiude anche diversi sample per ascoltare il Soul Pressure in azione oltre che un po’ di mie considerazioni aggiuntive.