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Una live performance per ricordare il grande Jaco Pastorius

Il 21 settembre è un giorno triste della storia del basso elettrico, in quanto segna la data della prematura (quanto tragica) scomparsa di Jaco Pastorius.

Il 21 settembre è un giorno triste della storia del basso elettrico, in quanto segna la data della prematura (quanto tragica) scomparsa di Jaco Pastorius.

Niente è meglio di una bella live performance per ricordare il genio di questo rivoluzionario delle quattro corde, artista che ha cambiato la storia dello strumento con il suo approccio innovativo ma anche inevitabile punto di riferimento per qualunque bassista che desideri portare il proprio livello tecnico oltre i limiti della normalità.

Ma Jaco Pastorius non era soltanto il solista incallito, l’interprete frenetico ai limiti della sanità mentale di temi sempre più complessi: la performance di oggi ci mostra un Jaco, seppure sempre tecnicamente elevato, nel ruolo di bassista in un’accezione più tradizionale, all’interno di una band di fuoriclasse dell’area jazz-fusion.

Si era al Montreal Jazz Festival del 1982, una delle esibizioni più memorabili di Pastorius, che nell’occasione era accompagnato da Bob Mintzer al sax, Randy Brecker alla tromba, Peter Erskine alla batteria, Othello Molineaux alla steel drum e Don Alias alle percussioni. Il brano estratto dal concerto è “The Chicken“, una composizione originale di Pee Wee Ellis resa celebre proprio dal bassista di Norristown.