HomeMusica e CulturaArtisti - PerformanceUn piatto ricolmo di segreti per i Pink Floyd

Un piatto ricolmo di segreti per i Pink Floyd

Usciva oggi, nel 1968, in Inghilterra il secondo album dei Pink Floyd, A Saucerful of Secret, l'ultimo a riportare la presenza di Syd Barrett, il cui declino iniziò proprio a cavallo dei lavori a questo LP.

Prodotto come il precedente The Piper at the Gates of Dawn da Norman “Hurricane” Smith (presente anche nei primi lavori dei Beatles), il disco fu registrato tra gli Abbey Road Studios e i Sound Techniques Studios di Chelsea.

L’album fu anche centrale nella produzione del famoso Live at Pompeii, da cui riascoltiamo sia la title track, con annessi e connessi esperimenti sonori, che il brano “Set The Controls For The Heart Of The Sun“.
Quest’ultimo brano, secondo quanto riportato da un’intervista a David Gilmour, contiene sul disco parti di chitarra registrate da Syd Barrett, il che significa che questa e “Corporal Clegg” sono le uniche 2 tracce in cui hanno suonato tutti e 5 i componenti della storica band.

Il brano “A Saucerful of Secrets” veniva già da tempo eseguito nei concerti dei Pink Floyd con il titolo “The Massed Gadget of Hercules“, anche se le versioni erano ben più lunghe di quella poi incisa, arrivando addirittura a 30 minuti nei suoi lunghi percorsi di improvvisazione psichedelica.
In Giappone la canzone venne intitolata con un termine, shinpi, traducibile come “mistero”.