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Usciva oggi “Seventh Son of a Seventh Son” degli Iron Maiden

Il concept album dei mitici Iron Maiden festeggia oggi la sua nascita: il "settimo figlio" usciva infatti l'11 Aprile del 1988.

Considerato uno dei più belli della loro intera discografia, il disco confermava un periodo creativo eccezionale della band, con prestazioni singole e d’insieme da urlo, e la volontà di rimanere ben saldi con lo stile inaugurato dall’album precedente, l’altrettanto stupendo Somewhere in Time.

Quest’ultimo era stato accolto con non poche polemiche tra i fan dell’epoca, poiché vide l’introduzione dell’elettronica negli arrangiamenti (tastiere e guitar synth), benché il sound della band rimanesse quello granitico di sempre. SSOASS non è da meno, a partire dal brano di apertura, “Moonchild“, che è caratterizzato da una delle intro più adrenaliniche del repertorio Maiden.

Passate oramai le paure e le paranoie di chi vedeva chissà quale sacrilegio contro la “purezza” dell’heavy metal, ancora oggi si può godere il disco brano dopo brano, con una scaletta di canzoni una più trascinante dell’altra.

Come dicevamo, l’album è un concept – o come dirà Bruce Dickinson un “mezzo concept” dato che non c’è una vera storia dall’inizio alla fine – che arriva nella mente del bassista e leader Steve Harris dopo aver letto la novella Seventh Son di Orson Scott Card (si tratta in realtà del primo libro di una serie dedicata al personaggio di Alvin Miller, settimo figlio di un settimo figlio, appunto).

Tutto ruota quindi attorno al misticismo e al paranormale, anche la suddetta opening track che riprende qua e là un racconto omonimo di Aleister Crowley, l’occultista già vicino alle opere dei Led Zeppelin e di molte altre band (lo troverete anche tra i volti della copertina di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles).

Tra parentesi, Crowley fondò una chiesa dedicata al suo culto, la religione di Thelema e relativa “Abbazia”, proprio in Italia, nella siciliana Cefalù, ma dopo continue accuse (abbastanza fondate) di riti non ben identificati e sconcezze di vario tipo che coinvolgevano anche minori, fu allontanato dalla Sicilia e dall’Italia.

Ma torniamo al nostro disco, che oggi festeggia tre decenni, chiedendo a voi: qual è il vostro brano preferito e perché?
Rispondeteci nei commenti, intanto noi col video qui sotto torniamo indietro di 30 anni, a quel favoloso concerto di Donington, tappa del tour dedicato al Seventh Son of a Seventh Son!